ROMA – Serie A, anticipo della 36esima giornata: Roma-Chievo 0-1. Il commento di Renzo Parodi
La solita Roma, sventata e pazzerella, getta via tre punti d’oro contro il Chievo e annulla gli effetti dello scoop di Firenze. Il Chievo si difende, resiste agli attacchi romanisti e allo spirare del match colpisce con Thereau (ottavo gol in campionato), un attaccante completo che purtroppo viaggia verso la trentina ma ha ancora molto da dare e da dire, tanto è vero che la Fiorentina se lo è già aggiudicato.
La Lupa giallorossa conferma una volta di più di non essere una grande squadra, una magnifica incompiuta semmai, fragile di nervi e indecisa a tutto. Con partite del genere, sottoritmo e senza nerbo, strada non se ne fa e sulla vittoria clivense non c’è nulla da eccepire.
Aurelio Andreazzoli era dato in salita rispetto all’eventualità di essere confermato in panchina anche per la prossima stagione. L’ennesimo capitombolo ne indebolisce le chance e riapre la guerra di successione. Mazzarri o Allegri? Il rischio è, alla fine, nessuno dei due.
Galliani sta producendosi nella consueta fine opera di diplomazia interna presso il presidente Berlusconi, che non ama Allegri ma può essere convinto della necessità di non dare corso al suo licenziamento anticipato. Viste le premesse stagionali – la disastrosa partenza provocata dall’impoverimento tecnico della squadra con le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva – Allegri ha guadagnato parecchi punti.
Ha saputo recuperare credibilità e posizioni in classifica. A gennaio, è vero, è arrivato a dar manforte un certo Balotelli, testa matta finché si vuole, ma quasi sempre decisivo Ma la mano del tecnico si vede. E lo spogliatoio è con lui, compatto. Balotelli lo ha dichiarato davanti alle telecamere: “Con Allegri mi trovo da Dio, spero che rimanga” Galliani non dispera di strappare il sì del presidente ad Allegri che ha ancora un anno di contratto col Milan e ha detto chiaro di essere felice di restare. Se vincesse a Pescara, impresa davvero agevole – gli abruzzesi hanno mollato i pappafichi – il Milan rafforzerebbe il terzo posto, al quale la Fiorentina, impegnata a Siena, continua a guardare quattro gradini più in basso dei rossoneri.
Mazzarri tiene in ansia De Laurentiis, pretende non solo molti quattrini (già garantiti, tre milioni e mezzo a stagione per due anni) ma anche ampie garanzie tecniche. Se Cavani dovesse partire, vuole un sostituto all’altezza, Dzeko o Osvaldo. E un Napoli competitivo ai massimi livelli, ossia capace di contendere davvero lo scudetto alla Juventus.
Il tecnico di San Vincenzo non disdegnerebbe di cedere alla corte del Milan, se Allegri alla fine passasse la mano (ma in questo caso Berlusconi punterebbe su Seedorf), e tiene d’occhio l’Inter, Stramaccioni è stato confermato tuttavia Moratti pretende da lui un finale di stagione dignitoso e con la squadra a pezzi (con la Lazio ci sarà Cambiasso, ma non ancora Cassano) e priva della guida di Capitano Zanetti l’Inter potrebbe anche precipitare e perdere persino l’Europa League.
Importantissima quindi la sfida interna con la Lazio che precede i nerazzurri di due punti. Una specie di spareggio. Mentre l’Udinese, sesta a un punto dalla Roma, dovrà superare indenne le insidie della trasferta di Palermo.