Torino – Napoli 3-5
Quello che accade negli ultimi 17’ minuti del match fra Torino e Napoli è il romanzo del calcio. Un epilogo fantastico, che mette il risultato in altalena, in bilico sulla bellezza di quattro gol. Due gol del Toro e e tre gol del Napoli. Due li segna Cavani in soli 25’ di gioco! E fanno 105 gol in serie A, 97 con la maglia del Napoli, 22 in questo campionato che il Matador domina da capocannoniere. Il conto finale dice 5-3 per il Napoli, che conserva il secondo posto in classifica e mantiene il Milan sotto di due lunghezze. La lotta per la Champion “diretta” è ormai cosa loro. E si annuncia incerta e palpitante.
In quel fatale 28’ della ripresa, il Napoli conduce per 2-1, grazie alla doppietta dell’ex Dzemaili, inframmezzata dal gol di Barreto, che non segnava da 892 giorni! Il Napoli ha in pugno la gara e controlla le rare sfuriate del Toro, sempre più scorato. All’improvviso invece il match si incendia. Il Torino ribalta il risultato. Un calcio di rigore provocato da un tocco di braccio di Cavani e trasformato da Jonathas e un gol di rapina di Meggiorini – assist di Cerci ed erroraccio di Britos – lo proiettano verso la vittoria. Ma non è affatto finita. Il bello deve venire. Il Napoli si scuote e ancora con Dzemaili, che scarica nella porta di Gillet un siluro imprendibile, agguanta il 3-3. A quel punto saltano schemi e cervelli, e Cavani, subentrato al 20’ a Insigne, trasforma magistralmente un calcio di punizione dai 20 metri e quasi allo scadere infila di testa il 5-3 per il Napoli! Incredibile e bellissimo! Il calcio allo stato puro.
Pesano nel bilancio finale il calcio di rigore fallito da Hamsik sull.1-1 (fallo di Darmian su Maggio, parata di Gillet) e il penalty provocato sul 2-1 per il Napoli da un tocco di braccio di Cavani, che l’arbitro Giannoccaro, su segnalazione del collega Gervasoni, arbitro di porta, ha sanzionato appunto col penalty. Si può discutere se l’interpretazione arbitrale sia corretta. Il cervellotico regolamento varato dalla Fifa impone che si sanzioni col fallo il tocco col braccio se il braccio aumenta in maniera irragionevole il volume del corpo. Vai a sapere come si valuta il volume naturale del corpo in uno sport dinamico come il calcio. In precedenza il Toro aveva reclamato un rigore per una arrotata subita in area da Meggiorini ma l’arbitro aveva sorvolato.
Sembrava che il Torino avesse raddrizzato la gara quando ormai sentiva di averla perduta. Ma il doppio capolavoro di Cavani – che Mazzarri inizialmente aveva lasciato in panchina, stanco per l’interminabile anabasi dal Sudamerica – ha ucciso le speranze granata: e rilanciato quelle napoletane, Con sommo gaudio delle migliaia di tifosi convenuti all’Olimpico. Ottimo Napoli a Torino, nonostante le assenze pesanti (De Sanctis, Campagnaro, Inler e fino a metà ripresa, anche Cavani). Mazzarri sa tenere i suoi sempre sulla corda e a giudicare dalla cifra tecnica espressa all’Olimpico granata, la squadra sta ritrovando vena e ispirazione. Dzemaili eccellente, ha recitato tre parti in commedia; a centrocampo ha rotto e impostato e si è tolto lo sfizio di segnare addirittura una tripletta. Ottimo anche Hamsik, suggeritore raffinato (suoi gli assist dei gol) ma lo slovacco ha sulla coscienza il rigore fallito, anzi parato da Gillet, sull1’1-1. Un errore che poteva costare caro al Napoli. In difesa un paio di terribili errori di Britos hanno favorito la rimonta granata. Non è la prima volta che il difensore brasiliano la combina grossa. Urge il recupero di Campagnaro e magari un test severo per Rolando. Il Toro ha combattuto da Toro, è riuscito a raddrizzare il risultato, addirittura si è ritrovato in vantaggio nel finale del match ma ha subito i colpi di classe di Cavani, inarrestabile nei suoi momenti di vena. Cerci si è prodotto in preclare accelerazioni che sono rimaste fini a se stesse. Ha tirato in porta poco e male. Una volta sotto per 1-2 Ventura ha messo mano a Meggiorini e a Jonathas, ignorando Rolando Bianchi, ormai un separato in casa, il suo contratto scade a giugno e Cairo non lo rinnoverà. Il Toro ha 35 punti ed è quasi salvo ma sarà bene chiudere al più presto la pratica e vivere sereno.
