ROMA – “Franza o Spagna, purchรฉ se magna“. Torna attuale, grazie alla cronaca di questi giorni, un modo di dire vecchio di circa cinquecento anni. Due le vicende che arrivano, una da Parigi e l’altra da Madrid. E che il vecchio adagio lo modificano e attualizzano in “Franza o Spagna, ovunque se magna”.
La prima, quella in salsa francese, riguarda l’ormai ex ministro del Bilancio Jerome Cahuzac, “beccato” con il conto in Svizzera e soprattutto beccato a negare, giurare piรน e piรน volte di averlo mai avuto. Non solo, il conto in Svizzera sembra essere il bandolo di una matassa di protezioni e omissioni, in Italia diremmo di casta, sia a destra che a sinistra. Ne va della credibilitร del governo socialista di Hollande, ma anche di tutto il ceto politico francese
Mentre la seconda, che arriva per esser precisi da Barcellona, residenza dell’Infanta di Spagna, riguarda proprio la figlia di re Juan Carlos, lei e il suo sportivo marito. La coppia, a detta dei giudici che a breve interrogheranno la sorella di Felipe, Cristina, si sarebbe appropriata della bellezza di 20 milioni di euro falsificando e gonfiando fatture. Colpevole primo e non principe sarebbe il marito dell’Infanta ma la vicenda sta trascinando giรน l’immagine e forse anche il futuro di tutta la casa reale spagnola, forse della stessa monarchia spagnola.
Era il XVI secolo quando la Francia intraprese una lunga guerra con l’Impero, allora legato alla corona spagnola, e teatro degli scontri fu principalmente l’Italia. Un’Italia che era divisa in tanti piccoli stati, principati, ducati e simili. Piccole realtร che, a seconda della convenienza, si alleavano di volta in volta con l’uno o l’altro dei contendenti. Da qui il detto “Franza o Spagna, purchรฉ se magna”. Ma se una volta erano i nostri antenati a dover mangiare, oggi รจ il soggetto capovolto e sembra la voglia di mangiare aver conquistato l’allora invasore.
Oltralpe lo scandalo che ha coinvolto quello che era il ministro del bilancio fa ora tremare tutto il governo di Francoise Hollande. Tanto che lo stesso presidente ha definito la vicenda “uno shock” ed ha annunciato un giro di vite per mantenere la promessa fatta in campagna elettorale, ed ora franata, di un governo “irreprensibile”. L’ammissione da parte dell’ex ministro del Bilancio Jรฉrรดme Cahuzac di avere un conto estero non dichiarato – aperto in Svizzera e poi trasferito a Singapore – dopo aver ripetutamente negato, e quindi mentito, davanti al presidente, al capo del Governo, al Parlamento, รจ comunque “uno shock” del quale sarร molto difficile dimenticarsi. Tanto piรน quando a essere accusato di frode fiscale e di riciclaggio di denaro di provenienza sospetta รจ il ministro dei 20 miliardi di tasse e della lotta all’evasione fiscale.
Prima di partire per una visita in Marocco, Hollande ha sottolineato “lo stupore e la collera” nei confronti di un ministro che “ha commesso un oltraggio alla Repubblica”. Ed ha assicurato che Cahuzac “non ha goduto di alcuna protezione” e che sulla vicenda “sarร fatta piena luce”. Ha poi annunciato tre provvedimenti per cercare di ripulire l’immagine del governo macchiata: la riforma del Consiglio superiore della magistratura per rafforzarne l’indipendenza; l’obbligo per ministri e parlamentari di comunicare tutte le informazioni sulla loro situazione patrimoniale; l’esclusione a vita da qualsiasi incarico pubblico per gli eletti che sono stati condannati per frode fiscale o corruzione. Ma anche se la vicenda non porterร , come chiede la destra di Marine Le Pen, alla caduta del governo socialista, certo รจ che l’immagine dell’esecutivo รจ forse irrimediabilmente macchiata. Come sottolinea Le Monde infatti, nella migliore delle ipotesi, il presidente รจ stato un ingenuo fidandosi delle rassicurazioni fornite dal suo ministro, senza nessuna verifica e/o approfondimento. Mentre nella peggiore, sapeva anche Hollande ed ha taciuto.
Diversa la storia al di lร dei Pirenei, anche se il soggetto e il motore dello scandalo sono, come quasi sempre, i soldi. Protagonisti della vicenda in questo caso non membri di governo, ma direttamente della casa reale. L’infanta Cristina รจ infatti stata convocata dai giudici per la fine di questo mese, per essere ascoltata in merito alla vicenda “Noos”, societร intestata proprio all’Infanta e a suo marito Inaki Urdangarin. L’ex atleta conosciuto alle olimpiadi di Atlanta 1996 รจ accusato di essersi appropriato di 20 milioni di euro, frutto di fatture false e gonfiate nell’organizzazione di eventi e convegni in giro per il mondo e di aver, con questi, comprato ad esempio il palazzo di Barcellona dove vive la figlia di Juan Carlos. Nonostante Urdangarin abbia nelle prime testimonianze cercato di tenere fuori la moglie dalle responsabilitร , secondo i giudici l’Infanta non poteva non sapere, essendo socia al 50%, conoscendo i bilanci ed avendo fatto pesare il suo peso di figlia del re. Nessun governo che rischia di cadere in questo caso, ma un trono che rischia di saltare. “Franza o Spagna, ovunque se magna”.


