Secondo i dati Istat quasi un internauta su due (il 45%) cerca informazioni sanitarie online. Tradotto: oltre 15 milioni di cittadini che cercano informazioni sanitarie in rete. E fenomeno che è in costante crescita. Ad affidarsi ad internet sono soprattutto le donne (52%) e, secondo un rapporto del Censis, un italiano su 10 si spinge oltre e individua nella rete il primo strumento a cui ricorrere per reperire informazioni mediche. Scavalcando, in pratica, il medico di famiglia.
Ma le incognite e i rischi a cui questi pazienti 2.0 vanno incontro non sono pochi. Si va dal rischio, soprattutto per gli ipocondriaci, di ingigantire qualsiasi sintomo: un tremore alla mano diventa sintomo di Parkinson, una fitta al costato infarto e via dicendo; sino al rischio opposto, cioè quello di sottovalutare i sintomi.
Se la rete però non è la ricetta magica per ottenere diagnosi in tempo reale con la garanzia dell’anonimato, se ben sfruttata, può rivelarsi comunque uno strumento utile. Esistono infatti diversi siti affidabili, forum a cui partecipano persone competenti e blog che forniscono informazioni utili. L’importante è quindi conoscerli e non prendere tutto quello che google ci dice come oro colato.
L’inserto TuttoScienze della Stampa pubblica alcuni indirizzi ritenuti “buoni”, divisi per categorie:
• Consulti on line, cioè spazi per chiedere informazioni e dialogare con i medici
• Spazi di confronto tra cittadini, sistema sanitario, società medico scientifiche e volontariato
• Portali dedicati a malattie specifiche
• Siti istituzionali
Come per tutte le cose, anche per interrogare la rete in cerca di informazioni mediche, è importante avere con sé una guida che aiuti, i meno come i più smaliziati, a muoversi tra le migliaia di siti che queste informazioni promettono di dare. L’elenco fatto da La Stampa è un buon inizio, il bollino Honcode quasi una garanzia, anche se una visita dal medico “vero” resta, almeno per ora, insostituibile.