San Pio non tirava più pellegrini. Mettiamolo in vetrina! Con o senza cuore?

ROMA – Arrivi nel 2102 meno 7.40%; presenze meno 3.49; offerte dei pellegrini meno 30%. Sarà forse anche un po’ colpa della crisi, ma Padre Pio, nemmeno lui, “tira” più. Calano fedeli e donazioni, diminuiscono le prenotazioni ed aumentano le offerte super scontate. Per riportare devoti pellegrini e turisti religiosi a San Giovanni Rotondo servirebbe di questi tempi grami un mezzo miracolo. Fortuna vuole che in materia siano, i confratelli di Padre Pio divenuto San Pio, degli esperti. “Ci potrebbe pensare il Santo”, si saranno detti. E sperano proprio che sia il Santo a tirarli fuori dai guai richiamando fedeli e turisti attraverso l’ostensione del suo corpo. Il corpo di Padre Pio è infatti dalla scorso fine settimana in ostensione perpetua, più o meno come quello di Lenin.

La crisi però non morde solo a San Giovanni Rotondo, e Pietrelcina, paese natale di Padre Pio, nonostante il più basso profilo e l’assenza di mausolei e mega alberghi, vuole la sua fetta di turismo, e fede naturalmente. Per questo Fra’ Francesco Colacelli, ministro provinciale dei frati minori cappuccini, ha annunciato alla presenza del cardinale Angelo Bagnasco, “l’intenzione di portare e lasciare in perpetuo” in paese “l’insigne reliquia del cuore del santo”. Cosa che, a San Giovanni Rotondo, non è affatto piaciuta. Tanto che il consiglio comunale del paesino pugliese ha prontamente deliberato contro il trasferimento.

Qualche voce isolata, e tendenzialmente inascoltata, parla di “mercanti nel tempio”, di “scempio della fede a favore del denaro”. Qualcun altro ricorda la volontà espressa di un vescovo polacco, Tadeusz Pieronek, di asportare il cuore di papa Giovanni Paolo II per trasferirlo ed esporlo a Cracovia. L’associazione “Pro Padre Pio”, già all’indomani della precedente ostensione del corpo del Santo, denunciò il vescovo di San Giovanni Rotondo per aver violato il sepolcro di Padre Pio e vilipeso il suo cadavere. Voci, per lo più, di sottofondo.

I religiosi che attorno Padre Pio e San Giovanni Rotondo gravitano spiegano che l’ostensione del corpo non è fatta per avere un ritorno economico, ci mancherebbe. Ma è invece la risposta ad una richiesta precisa che viene dai fedeli, dai pellegrini che hanno voglia e bisogno di vedere il corpo del Santo per chiedergli la grazia e per confidargli le proprie pene ed i propri peccati. Stessi, o quasi, motivi per cui Pietrelcina vuole il cuore. Per rispondere ad una richiesta dei fedeli e anche perché lo stesso Padre Pio aveva più volte espresso il suo amore per il paese natio.

A San Giovanni Rotondo, il corpo, sarà esposto con una particolare maschera di silicone posta sul volto e fatta arrivare direttamente dall’Inghilterra già nel 2008. Escamotage per coprire agli occhi dei fedeli il volto che non è evidentemente in condizioni perfette. Solo mani, barba e baffi sono infatti rimasti pressoché immutati nel quasi mezzo secolo trascorso dalla morte del Santo. Ad accogliere la reliquia una cripta ad hoc, progettata da Renzo Piano. A Pietrelcina invece, dove sistemare il cuore, se mai arriverà, ancora non è deciso.

Quando era in vita, in molti si rivolsero a Padre Pio, compreso Karol Wojtila, anche se non tutti e la stessa Chiesa hanno a lungo dubitato dei poteri del frate, o della sua reale santità, a seconda dei punti di vista. Anche a Roma in molti dubitavano delle sue profezie, delle sue stigmate, dei fenomeni di bilocazione al frate attribuiti. Ora dubitano in molti meno, e certo non la Chiesa che lo ha eletto tra le schiere dei Santi, e in molti di più gli chiedono miracoli. Come quello di far riprendere il turismo e trovarsi contemporaneamente a San Giovanni e Pietralcina.

 

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Alessandro Avico