ROMA – Cina e Russia hanno stretto una fortissima cooperazione per il passaggio del gas russo verso la Cina che dovrร trasportare 38 miliardi di metri cubi allโanno di gas naturale a partire dalla costruzione nel 2015 fino al 2018.
Il Vice-Premier cinese Zhang Gaoli ed il Presidente della Russia Vladimir Putin erano presenti, il primo di Settembre 2014, alla cerimonia di inaugurazione della parte russa del pipeline di gas naturale che deve congiungere la Cina con la Russia Orientale a Yakutsk, cittร capitale della Repubblica della Saha-Yakutia. Lโaccordo strategico energetico รจ stato raggiunto durante la visita del Vice-Premier cinese Zhang Gaoli per lโundicesimo meeting della Commissione di Cooperazione Energetica C ina โ Russia.
Questa visita non รจ stata altro che la conclusione di una serie di incontri sullโargomento energia (accordi raggiunti anche su nucleare, etc..) tra Russia e Cina.
Un meeting di successo era giร stato quello tra il Presidente Cinese XI Jinping e la sua controparte russa, Vladimir Putin, a Shangai, nel Maggio 2014, in cui erano stati giร fatti passi avanti riguardo il gasdotto di gas naturale Russia-Cina ed altri grandi progetti di significato strategico di cui non racconto qui i complessi particolari (forse non comprensibili per deputati europei che si occupano solo di โcultura letteraria e socialeโ).
Zhang, che รจ il numero uno come policymaker dellโindustria energetica in Cina, sta preparando un ulteriore incontro in Ottobre 2014, dopo che ha fatto siglare una serie di โland breacking contractsโ, che fanno rabbrividire, come efficienza di scrittura e tempistica, rispetto a tutte le nostre lentezze burocratiche per TAP,TAV, TRIV, COKE, e quante altre sigle vogliamo dare alle nostre infrastrutture che si vorrebbero sboccare con lo โSblocca Italiaโ.
Altro che shale gas non convenzionale che dovrebbe arrivare โ solo dal 2017 โ sulle nostre coste, Governatori di regione permettendo e sblocco del Titolo V della Costituzione permettendo (ora che tra lโaltro il padre putativo del Titolo V si รจ dimesso e si possono contare i danni dal 2001 ad oggi).
Le due superpotenze politiche Russia e Cina โ lโEuropa ancora non lo รจ โ hanno stretto un accordo per rafforzare quindi ulteriormente la cooperazione geopolitica in campo energetico quindi, con ulteriori progetti di grande scala โ su olio, gas, nucleare e quanto altro – ย cosi da dare unโulteriore svolta alla partnership strategica complessiva tra i due paesi, in una nuova era di marginalizzazione dellโEuropa, dei suoi capricci, della sua noia fatta propria dai non votanti alle elezioni europee (circa il 43% complessivamente), dalla sua rabbia delle frange estremiste anti-europeiste, delle sue lobby che mandano deputati ย al Parlamento Europeo non preparati a sufficienza su questi argomenti. E questo capita soprattutto per deputati provenienti dallโ Italia.
Tutto questo avviene nel contesto della โguerra tra gas convenzionale (Russia) e quello non convenzionale (USA)โ.
E noi Europei ? Consumatori distratti ? Se ne esce solo con una carbon tax da circa 20-25 euro a tonnellata di CO2ย emessa su scala mondiale, lโabolizione del sistema degli ETS – ย Emissios Trading System e con la rapidissima introduzione dei cosiddettiย BTA (Border Tax Adjustments), quali imposte energetico-climatiche UE sullโimport da paesiย con meno limiti sulla produzione di energia e beni grazie a carbone e a gas (prodotti emissivi di CO2ย in atmosferaโฆ e non si citi sempre e solo il carbone per favore!).
Altra via non ce n’รจ, se vogliamo far capire a questi colossi che il futuro non รจ consumare gas naturale, energia e quanto altro ma consumarli in modo sostenibile ed a basso tenore di carbonio verso lโatmosfera.
Noi Europei competenti ed illuminati vogliamo la rivoluzione etico-culturale a partire dalla crisi energetico-climatica in cui CO2ย e H2O (anidride carbonica ed acqua) divengono le vere monete al posto di olio, gas e carbone โ pur sempre da produrre ovviamente – e i nostri amici asiastici debbono convincersi della urgente necessitร di questa rivoluzione, altrimenti questi accordi tra loro colossi son strategici, potenti, importanti ma non per il Pianeta nel suo complesso.