Sondaggio dopo Pasqua e Pasquetta in casa. Bocciati i viaggi all’estero. Gli italiani sono molto stanchi. Chiedono la riapertura di ristoranti e negozi
Cosa ne pensano gli italiani di questo momentaccio? Di questa blindatura in casa che vieta i picnic e le gite fuori porta. Impedisce di prendere il sole sulla spiaggia. Nega l’accesso a musei e teatri. Proibisce le feste, concedendo solo la grigliata in giardino e una passeggiata in “prossimità della propria abitazione“?
Bicono che sono stanchi, delusi. L’anno scorso c’era, è vero, una chiusura generalizzata simile.
Ma c’era più ottimismo anche perché i virologi assicuravano che l’uscita dal tunnel era vicina. Ora prevale un certo pessimismo. Siamo ancora nella bufera. Nel bel mezzo di un fiume di parole, giravolte e polemiche. Con gli psichiatri che lanciano continui allarmi perché c’è più solitudine , più ansia. Gli anziani ne sanno qualcosa. Un malessere, avvertono sempre gli psichiatri, riconducibile al cosiddetto fenomeno della “ fame di pelle”. Insomma senza abbracci non si può stare. Tutto vero?
Dal sondaggio il punto
L’ultimo sondaggio di Noto fa il punto su questa seconda Pasqua e Pasquetta che gli italiani trascorrono in casa. Ne escono dati che non ti aspetti.
Il 61% è favorevole alle restrizioni ma il 27% è contrario. Il 70% boccia i viaggi all’estero, il19% invece sogna Canarie e Caraibi. Il 58% non si sente sicuro in autobus, metropolitana, treno o aereo. La maggior parte capisce i divieti ma il 52% non capisce lo stop a barbieri e abbigliamento. Al secondo anno di restrizioni ci si chede se sia giusto continuare a tenere le attività chiuse. Il 52% vuole la riapertura dei ristoranti e non capisce perché, invece, restano aperti autogrill e mense.
Sondaggio: all’estero sì, in Italia no perché?
Agli italiani non è andata giù la questione che si possa andare all’estero ma non si possa andare da un comune all’altro in Italia .
Questa – dicono – è una assurdità alla quale il Governo Draghi prima o poi dovrà mettere riparo, “ se non con misure che tendono a scoraggiare più che a proibire i viaggi all’estero “. Infine una osservazione sulle “ zone rosse “. Non sarebbero più così rigide come un anno fa. Le ritengono “ annacquate “ nel senso che “ limitano gli spostamenti ma non forse così tanto da fermare la diffusione del virus “. Come sostengono, esasperati, i governatori in pressing anti-lockdown.
Vogliono un allentamento delle misure a metà aprile
Commercianti ed esercenti sono allo stremo dopo un anno di restrizioni e incassi magrissimi se non azzerati.
Dobbiamo solo sperare nelle vaccinazioni di massa . L’ha detto anche il Papa nella messa di Pasqua in una basilica di San Pietro quasi vuota : “ La pandemia è ancora in corso, la crisi sociale ed economica è molto pesante. Chiedo un impegno condiviso per superare i ritardi nella distribuzione dei vaccini “.