ROMA – “Cominciai nel 1991 a Telemontecarlo, ma non lo diciamo troppo altrimenti sembro giร vecchia” racconta, intervistata dal Fatto Quotidiano, la conduttrice della prossima edizione dell’Isola dei famosi, Alessia Marcuzzi.
“Ai primi provini – racconta la Marcuzzi – mi presentavo in jeans e Superga con la minigonna e le scarpe con il tacco nello zaino. Prima che me lo chieda, con me non ci hanno mai provato. Non si รจ mai azzardato nessuno. Questo lavoro si puรฒ fare benissimo senza scendere a compromessi”.
Dei suoi 178 centimetri di altezza, della cittร di cui conserva lo slang: โHo paura di attaccarle il pipponeโ e delle abitudini che รจ riuscita a non trasformare in ossessione, Marcuzzi ha fatto un inno alla normalitร : โIl mio lavoro termina quando si spegne la luce rossa della telecamera, sono stata attenta a non farmi divorare dal meccanismo e a sparire tra un programma e lโaltroโ. Sui social network la seguono milioni di persone: โEd esclusi quelli che mi insultano o mi scrivono sconcezze e che vorrebbero disperatamente risposte, una soddisfazione che non gli darรฒ mai, parlo con tuttiโ.
Ride spesso. Esce poco. Scrive. Disegna. Fa la madre. โร la ragazza della porta accanto -scrisse Giancarlo Dotto- anche se tu quello della porta accanto non sei maiโ. Un colpo di tosse: โAdesso faccio un poโ la figa e mi sente con la voce squillante, ma vengo da unโinfluenza bestialeโ. Le prossime settimane giร impegnate con i nuovi naufraghi in costume da bagno, mentre i reduci dellโIsola, da Rocco Siffredi a Vladimir Luxuria, vedranno gli eredi alle prese con ciotole di riso, capanne improvvisate, messaggi nella bottiglia.
Le piace il programma?
Tra disagi e privazioni esce la tua vera natura. ร una trasmissione che nella sofferenza tira fuori chi sei e a volte, molto spesso, il peggio di te. I naufraghi hanno fame davvero, dormono male e alla lunga faticano a controllarsi.
Cโรจ chi dice che sia allโIsola dei famosi che al Grande Fratello sia giร tutto scritto, tutto sceneggiato in anticipo.
Ma quando mai? ร una favola. Al Grande Fratello i concorrenti pensano di spaccare il mondo, poi entrano nella casa e si scoprono tutti reclusi, straniati e persi. Non sanno dove siano le telecamere. Non hanno contatti con lโesterno. Lโatmosfera รจ claustrofobica.
E allโIsola?
Chi sbarca si illude di controllare il meccanismo televisivo, di usare la telecamera a proprio vantaggio e di sedurre la platea e poi allโimprovviso si scopre nudo e in difficoltร proprio come il naufrago che รจ. Le tattiche saltano e vanno per aria anche strategie e illusione del concorrente. Avrebbe voluto presentarsi con un preciso personaggio per orientare la simpatia del pubblico e il pubblico ha scoperto che in realtร รจ tutto un altro tipo di persona. ร un teatro. Ci sono le maschere, I caratteri. Gli attori principali e i comprimari. Si va in scena senza paracadute e senza pronostici possibili. Prenda Siffredi. Tutti a ironizzare sulle sue imprese erotiche e poi lui piangeva solo per la moglie.
La conduttrice di un tempo, Simona Ventura, sarร nel cast.
ร stata spiritosa e coraggiosa. Si รจ messa in gioco. Io sullโIsola non potrei stare. Ho sempre fame. Mi mancherebbero i figli. Darei di matto.
Catherine Spaak lโanno scorso fuggรฌ prima del via.
Non me lo sono mai spiegato. Non lโho capito e forse non lโho neanche voluto capire. Si diceva che avesse avuto paura della barca o che avesse visto un serpente sulla spiaggia e si fosse spaventata. Non ho mai creduto a nessuna delle due ipotesi. Penso soltanto che a un certo punto non se la sia piรน sentita. Come le ho detto, รจ dura per chiunque.
Inseguire il successo di un tempo non รจ unโidea sinistra?
In parte sinistra, in parte, la maggior parte, affascinante. La principale critica che veniva mossa alGrande Fratello la conosco a memoria e un poโ la capisco.
Ce la ricorda?
ย โRegala fama improvvisa a chi non ha mostrato nessun talentoโ dicevano i denigratori. Lโisola รจ tutta unโaltra storia. Ci sono sportivi e artisti che sanno cosโรจ lo spettacolo perchรฉ ognuno di loro, nel proprio campo, ha mostrato talento ed รจ stato piรน o meno a lungo sotto i riflettori.
Ma il Grande Fratello la affascina lo stesso.
Mi affascina lโidea che qualcuno possa diventare famoso da un giorno allโaltro senza aver fatto nulla prima. ร un tema letterario. In uno dei miei film preferiti,Oltre il giardino di Peter Sellers, per ragioni che nulla cโentrano con lui nรฉ con quel che dice, il giardiniere Chance, un analfabeta allevato dalla tv, viene scambiato per il piรน saggio tra gli uomini, trattato con ogni onore e proiettato dalla condizione di nullatenente a quella di consigliere del Presidente degli Stati Uniti.
Questa se lโรจ preparata.
Neanche per sogno. Ho visto di tutto. Ai tempi dellโUniversitร persino La CorazzataPotรซmkin.
Allโuniversitร si iscrisse presto.
Facoltร di Lettere, indirizzo spettacolo. Non ero neanche maggiorenne. Sono andata a scuola molto presto. Mia madre si accorse che a tre anni sapevo giร leggere e scrivere e rimasi fregata. Mi beccรฒ con un fumetto in mano, un Topolino, a ridere: โAlessia, ma tu capisci cosa cโรจ scritto? Tutto quel che cโรจ scritto lรฌ? Ma allora questo genietto lโanno prossimo va alle elementari!โ. E cosรฌ fu. Mi presentai sulla porta della Prima con la cartella, avevo solo quattro anni.
Lโuniversitร come andรฒ?
Lรฌ di anni ne avevo diciassette e di quel che mi accadeva intorno capivo poco. Fino al Liceo erano esistiti i professori, i compagni, le reti di protezione. AllโUniversitร mi ritrovai da sola. La maturitร necessaria proprio non ce lโavevo. Tra un corso intensivo di filmografia russa e unโassemblea politica in Ateneo, lโequivoco durรฒ poco e lโesperienza finรฌ male.
Senza laurea, ma con molti esami di diverso tipo.
Provini su provini, alcuni clandestini. Altri dichiarati in una famiglia, la mia, dalla mentalitร comunque molto aperta. Io volevo fare lโattrice, mi iscrissi a unโagenzia e poco dopo venni cooptata per Amici mostri con Ninรฌ Salerno. Era un programma per bambini con un tocco di situation comedy. La mia prima vera trasmissione.
Davanti al rischio di farne unโicona esclusivamente infantile, Beppe Caschetto, il suo agente, le suggerรฌ di rischiare: โHai un bel corpo, non sei volgare, potresti posare nudaโ.
Andรฒ piรน o meno cosรฌ. Con Caschetto sto da ventโanni, non me ne sono mai pentita. Mi ha suggerito tante altre cose. Tutte importanti.
E del calendario si รจ mai pentita?
Se mi guardo indietro grido al miracolo. Sono stata fortunatissima. Ringrazio il cielo tutti i giorni. Mi considero una iper-privilegiata.
โNon mi serve lo psicanalista per capire come sono fatta, lo so giร โ. La frase รจ sua.
Ho provato, mi sono annoiata a morte, ho avuto la sensazione che mi dicessero cose che sapevo benissimo e sul lettino non sono piรน tornata. I demoni dentro li abbiamo tutti. I miei li conosco e li affronto piรน o meno serenamente.
Non erano proprio demoni, ma a Valerio Palmieri raccontรฒ che da bambina vide gli alieni.
La mia impressione, a quattro anni, fu proprio quella. Ero con la mia bisnonna al mare e vidi una specie di disco volante attraverso il vetro della finestra. Nonostante un noto ufologo avesse poi riferito di come tra Anzio e Nettuno, a metร degli anni 70, fosse stato segnalato piรน di un avvistamento, la storia iniziรฒ a essere romanzata e tra amici e familiari nel tempo รจ diventata una gag. Materia di accanite prese per il culo degli amici, di ipotesi di plagio: โtuo padre ama lโastronomia, vi siete suggestionati a vicendaโ, di irrisione: โAvrai visto un cartone animatoโ.
David Bowie era un cartone animato?
Nel copione de Il Mio West di Giovanni Veronesi, Bowie doveva uccidermi. In Garfagnana, ai piedi del set, la gente si era accampata per assistere allโevento. David era gentile, riservato, non dava nessuna confidenza e aveva qualcosa di fisicamente inquietante. Metteva paura.
E lei doveva provare timore per esigenze di scena.
E infatti non feci nessuno sforzo. Sul set cโera anche Harvey Keitel. Fu molto simpatico, si sorbรฌ i miei racconti, le mie incertezze, le mie aspirazioni. Gli dissi che mi sarei voluta iscrivere allโActors Studio e forse sarebbe anche accaduto se a film finito non avessi incontrato Simone Inzaghi, non mi fossi innamorata e pazza di gioia, pochi mesi dopo non avessi fatto il mio primo figlio.
ร stata fidanzata con due calciatori.
Anche con persone che facevano altri mestieri, ma quello non faceva notizia.
Ha due figli da due persone diverse e ottimi rapporti con i rispettivi padri.
Ancora la sorte, vede? Mi dicono โsei brava, tieni tutto insiemeโ. Rispondo sempre che ho la fortuna di potermelo permettere economicamente. ร triste dirlo, ma ci sono donne che per vedere rispettati i propri diritti sono costrette a ricorrere agli avvocati. Per loro battagliare non รจ una scelta, ma un obbligo.
ย La sua infanzia รจ stata felice?
Allegrissima. I miei hanno speso tutto quel che hanno guadagnato in viaggi e io ero sempre o quasi con loro. Ho visto il mondo. Dโestate andavano a Roseto Valfortore, vicino a Lucera, nel foggiano. Stavamo liberi in campagna per tre mesi. I campi, le colline, i colori del grano. Grano a perdita dโocchio. Nella stessa zona, Gabriele Salvatores ambientรฒ Io non ho paura.
Lei da anni conduce prime serate molto seguite. Ha mai paura?
So relativizzare, non vado in guerra. ร solo televisione.
Un fallimento? Almeno uno?
Forse lโedizione italiana di Extreme Makeovernon andรฒ secondo le aspettative, ma la volta che mi sono sentita peggio fu scontrandomi con Fiorello e il suo Il piรน grande spettacolo dopo il Weekend. Era unโimpresa impossibile e cosรฌ pensai di spiazzare portandomi un cartonato di Rosario a grandezza naturale in trasmissione. Lโidea me lโaveva data Gianni Ippoliti. Entrai in scena con il finto Fiorello sottobraccio e si incazzarono tutti.
Quanto รจ diversa la tv dei suoi inizi da quella di oggi?
ร diventato piรน difficile farla. Si producono meno programmi, cโรจ piรน difficoltร a sperimentare.
Alessia Marcuzzi-dicono-รจ una ragazza gentile.
E sa cosa mi dispiace?
Cosa?
Che dicono gentile e intendono cretina. Scrivono accomodante e vorrebbero dire senza personalitร . Come se accompagnare lo spettatore con leggerezza equivalesse ad essere deboli. Lโequazione gentile uguale scemo รจ veramente idiota e lโanno scorso, agli inizi dellโIsola, nei miei confronti non era neanche troppo velata. Io mi iscrivo al partito di Kenneth Branagh. ร il mio eroe. Ha ragione lui.
Cosa dice Branagh?
Nel suo ultimo film cโรจ una frase bellissima che la madre sussurra a Cenerentola prima di lasciarla: โSii gentile e abbi coraggio, ti darร molta piรน forza di quel che crediโ. Io ho il mio modo di condurre, credo di farlo bene e di essere determinata quanto e quando serve. Le etichette non mi piacciono.
Per il resto?
Glielโho detto. Di isterie e nevrosi, drammi e urla ce nโรจ fin troppi. Sono per la leggerezza.
Altrimenti?
Altrimenti questo lavoro ti mangia.
E la leggerezza come la coltiva?
Stando quasi sempre a casa, evitando i salotti, lavorando senza presenzialismi e mondanitร . Poi scrivendo per il mio blog, leggendo, guardando serie tv. Una bella come Breaking Bad purtroppo non sono piรน riuscita a trovarla. Amo tante cose, spesso lontane tra loro.
Una vita normale.
Meglio movimentata.ย Quando cโรจ movimento cโรจ sempre una via dโuscita.
Senza trasgressioni?
Oggi la trasgressione piรน grande รจ essere perbene.














