
ROMA – “Nei panni di un’altra”: questo il titolo del libro di Eleonora Giorgi cheย uscirร nei prossimi mesi. Intervistata dal Fatto Quotidiano, Eleonora Giorgiย parla del suo rapporto con il padre e la madre, della sua infanzia, dellโadolescenza turbolenta. Ammette: “Nonostante fossi ostile all’ idea, mi feci convincere a fumare l’ eroina e in breve di quella nebbia che alterava le percezioni e dilatava i contorni fui prigioniera. In breve tempo non fui piรน me stessa e un giorno, sul set di un servizio fotografico, mentre giร lavoravo nel cinema da molto tempo, cominciai a tremare di freddo e a sentirmi veramente male. In un raro momento di luciditร , chiesi aiuto a mio padre e a Giulia: “Se prometti di smettere e disintossicarti, puoi venire a stare da noi”. Ma a salvarla dalla dipendenza dalla droga fu Angelo Rizzoli. La Giorgi racconta come da quella sera la sua vita cambiรฒ e come lui, non la abbandonรฒ mai nel centro di riabilitazione dove fu ricoverata per cinque settimane.
Gli altri – “Per anni – dice Eleonora – sono stata trattata dai media con pregiudizio, come la squinzia senz’arte nรฉ parte, quella che aveva fatto la furba con l’ editore, l’ arrampicatrice sociale che non sono mai stata. Ero sempre come l’ ospite non gradito, il cรดtรฉ frivolo della faccenda, la donna inopportuna che aveva sposato un uomo che secondo i disegni familiari avrebbe dovuto avere in sorte una donna dell’ altissima borghesia milanese. Il cinema italiano colto mi snobbava: non c’ era una volta che incontrassi Antonioni senza che lui mi ignorasse platealmente” ย Sulla storia d’amore con Ciavarro dice:. Massimo perรฒ era il fratello che avevo sempre cercato. L’ uomo che mi fece di nuovo credere negli uomini. Andammo a vivere in campagna, per molti anni. Siamo rimasti fratelli e la cosa mi consola”
