ROMA – Fiorello parla a Radio 24 di Marco Baldini, il suo amico e spalla di tanti spettacoli che lo scorso anno ha deciso di ritirarsi per far fronte ai suoi debiti di gioco.
“I fatti sono sotto gli occhi di tutti. Non ho intenzione di dire nulla, ma stavamo lavorando insieme su Radio1 e a un certo punto ha detto: vado via, non voglio più lavorare perché ho dei problemi. E se n’è andato. Tutto qui. Punto”. Lo dice Rosario Fiorello a La Zanzara su Radio 24 parlando di Marco Baldini, sua spalla in tanti programmi radio o tv. “C’è sempre un grande affetto – dice Fiorello – e sempre ci sarà. Qualsiasi cosa accada quello non può cambiare. Tutti abbiamo avuto dei problemi nella vita, non siamo stati santi, anche io li ho avuti ma a un certo punto quando ho deciso di dire basta ho detto basta. Lui si deve dare una mossa. Evidentemente ancora non è cambiato e ha ancora dei problemi. Almeno fino a quando lo sentivo”.
Marco Baldini, secondo un recente articolo, deve 280mila euro a una persona che gli ha prestato questa somma. La notizia non è stata smentita da Baldini, che ha anche scritto su Facebook che si tratta di una persona di Roma. Malato di gioco d’azzardo, Baldini ha perso centinaia di migliaia di euro e non ha fatto segreto di aver bussato a parecchie porte per provare a risollevarsi ma ormai il mondo dello spettacolo sembra avergli voltato le spalle. Il sito Fanpage ha riportato parte dell’articolo di Federica Angeli su Repubblica:
Baldini andò da lui piangendo, a chiedergli un prestito, perché non lavorava più, non faceva più serate, non gli affidavano più programmi televisivi, e lui aveva debiti ovunque con «creditori che lo assillavano e lo tormentavano». G.D. gli consegnò allora 280mila euro. «All’epoca disse al mio assistito — ha spiegato l’avvocato Pietro Madonia che difende la vittima — che con quella somma sarebbe potuto tornare a lavorare nel mondo dello spettacolo e che a stretto giro gliel’avrebbe resa». In 36 rate da 8.000 euro tutto si sarebbe risolto. I mesi trascorsero ma di quei soldi neanche l’ombra. Baldini però non si negò all’amico e tempo dopo il prestito scrisse di suo pugno un documento in cui riconosceva quel contratto e che doveva a lui quei 280mila euro.