MILANO – Natalia Mastrota, 19 anni, si trovava in Nepal il 25 aprile scorso, proprio mentre la terra tremava. Ma fortunatamente sta bene. A dirlo è il papà della ragazza, Giorgio Mastrota. Ora Natalia è riuscita a tornare in Italia dalla sua famiglia ma fino a qualche giorno fa papà Giorgio era davvero preoccupato, come ha raccontato a Top:
“E’ stata mia figlia a telefonarmi prima ancora che la notizia venisse diffusa dai telegiornali. Mi ha chiamato per dirmi quello che stava succedendo, ma anche per rassicurarmi sul suo stato di salute. Fortunatamente, per lei non c’è stata nessuna conseguenza, ma tanta angoscia. Ora sta bene, ma naturalmente è sconvolta per quello che vede intorno. C’è distruzione ovunque, le case si sono sbriciolate come burro e poi lì si usa bruciare i cadaveri: ci sono pire di corpi bruciati per strada e non è certo una bella esperienza da vivere.
Natalia era lì per partecipare ad una spedizione italiana sul Lothse, la quarta montagna più alta della Terra. E’ una grande appassionata di scialpinismo e pochi giorni prima del sisma ha scalato i suoi primi settemila. Fino a due giorni prima era al campo base, poi è scesa a Lukle, la cittadina a metà strada tra l’Everest e Kathmandu, e lì è rimasta fino all’arrivo dei soccorsi. Ora aspetto che mi dicano quando partirà in aereo per tornare in Italia. Non vedo l’ora di andare a prenderla all’aeroporto appena torna a casa. Ho provato molta ansia, ma ora sono rassicurato dal fatto che sono arrivati là molti soccorritori italiani, tra cui alcuni amici”.