Mario Balotelli: “Non sono un emiro, Raffaella Fico vuole una cifra indicibile”

Balotelli e la Fico (Foto Lapresse)

BRESCIA – Una “cifra indicibile”. Così si esprime Mario Balotelli a proposito della cifra che Raffaella Fico ha chiesto per il mantenimento di Pia, la bimba nata un anno fa. “Non sono mica un emiro”, continua lui mentre alla Gazzetta dello Sport parla della causa in tribunale per il riconoscimento della paternità della bambina. Sarà un test, come lui ha più volte chiesto, a chiarire se Pia è davvero sua.

 «È una storia che mi ha fatto stare male. Ho vissuto mesi difficili e anche in campo il mio rendimento ne ha risentito. Ci sono rimasto malissimo perché avevo creduto che lei mi volesse bene. Invece aveva fatto solo un progetto su di me. Ho imparato una lezione e spero che non ci vada di mezzo la bambina».

«Ho ancora dei dubbi sul fatto che possa essermi figlia, certo. Altrimenti non avrei chiesto più volte di verificare. Per un anno intero coi miei avvocati ho cercato un accordo con la Fico su dove, e come, fare il test del Dna. Poi ad aprile è cominciata la causa in Tribunale».

«Spero solo che i giudici non mi diranno soltanto di dare dei soldi alla Fico, perché vorrei anche poter fare il padre stando attento che nessuno danneggi la bambina per smania di notorietà». Quanto all’assegno: «Non dico la cifra, perché spero che Pia crescendo non lo sappia mai. Dico solo che hanno sbagliato persona, forse mi hanno scambiato per un emiro o un petroliere».

Balotelli critica anche la scelta della Fico di posare nuda per un calendario:

«Non sono scandalizzato, sono preoccupato. Lei è libera di fare ciò che vuole, io però sono libero di avere un’altra idea dell’immagine che i genitori devono dare ai loro figli. Ha fatto il calendario perché le servono soldi per mantenere Pia? Ma dài, lo sanno tutti che alla Fico i soldi non mancano».

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Elisa D'Alto