Corinna Schumacher, a distanza di otto anni dall’incidente del marito Michael, rompe il silenzio. In un’emozionante intervista per un documentario Netflix è scoppiata in lacrime e detto che dopo il trauma cranico il campione di F1 è “diverso” e le “manca ogni giorno”. Secondo quanto anticipato dal Sun, durante l’intervista Corinna ricorda l’incidente sugli sci e i dettagli della loro vita domestica negli otto anni successivi.
Schumacher, il documentario Netflix in onda dal 15 settembre
Il documentario – realizzato in collaborazione con la famiglia di Schumacher, andrà in onda il 15 settembre su Netflix. I commenti della moglie della leggenda di F1 sono stati riferiti da un giornalista di Race Fans che ha visto un’anteprima.
Corinna Schumacher e l’incidente del marito Michael
Nel filmato, Corinna, 52 anni, dice: “Non ho mai incolpato Dio per quello che è successo. È stata solo sfortuna, quella che a chiunque può capitare nella vita. È terribile chiedere a se stessi: “Perché sta succedendo a Michael o a noi?”. Ma allora perché accade anche ad altre persone?”. E aggiunge: “Michael mi manca ogni giorno. Ma non sono solo io a sentire la sua mancanza. Manca ai figli, alla famiglia, a suo padre, a tutti quelli che lo circondano. A tutti manca Michael, ma lui è qui. Diverso ma è qui e questo ci dà forza”.
In un’altra commovente clip commovente dice: “Penso che mentalmente sia molto forte. Ogni giorno mi dimostra quanto è forte”. Parlando della loro vita familiare, Corinna ha spiegato: “Stiamo insieme. Viviamo insieme. Facciamo terapia, tutto il possibile affinché Michael migliori e si senta a suo agio”. E aggiunge: “Cerchiamo di portare avanti una famiglia come piaceva a Michael. “’Il privato è privato'”, diceva sempre. Per me è molto importante che possa continuare a godere il più possibile della sua vita privata. Michael ci ha sempre protetto e ora stiamo proteggendo lui”.
Mick Schumacher parla del papà
Nel documentario interviene anche il figlio Mick, pilota come il padre e alla stagione di esordio in F1. “Ci capiamo in modo diverso ora. Ma penso spesso a quanto sarebbe bello parlare con lui di F1. Rinuncerei a tutto solo per questo”.