Il gup di Milano, Nicola Clivio, accogliendo la richiesta del pm Giancarla Serafini, ha mandato Corona e Signorini a giudizio davanti alla settima sezione penale. Simona Ventura, assistita dall’avvocato Davide Steccanella, si è costituita parte civile nei confronti di Corona.
L’accusa si riferisce a una ”lettera aperta” del “fotografo dei vip” indirizzata alla conduttrice tv e pubblicata il 26 agosto scorso su “Chi”, ”due settimane dopo (come precisava il settimanale) la lite con la Ventura a Porto Cervo”, di cui si erano occupate alcune riviste di gossip.
Nella lettera Corona scriveva: ”Quanti pranzi e quante cene abbiamo condiviso in dodici anni di frequentazione che entrambi abbiamo avuto con Lele Mora? Potrei scrivere un libro sulla ‘Simona segreta’ e tu lo sai bene, molto bene. E anche Lele potrebbe farlo”.
Nella querela la Ventura ha parlato di una ”frase subdola e minacciosa anche nei toni (…) offerta all’ignaro lettore, legittimato a pensare le peggiori ‘cose’ possibili” su di lei, una ”professionista che cerca di fare al meglio il proprio lavoro che si basa soprattutto sul reciproco rispetto che si è creato con chi la segue da anni”.