Rocco Siffredi: “Mia madre voleva lavorassi alla Sip ma io…”

Rocco Siffredi: “Mia madre voleva lavorassi alla Sip ma io…”

ROMA – Rocco Siffredi confessa che la madre avrebbe preferito che andasse a lavorare alla Sip (oggi Telecom, nda). “Mia madre voleva che io andassi a lavorare alla Sip perché ci lavorava mio zio. Di sicuro sarei stato uno di quelli che arrivava a casa delle donne per cambiare il cavo dicendo ‘signora non funziona il telefono’. Lo avrei fatto apposta”.

L’attore a luci rosse stava parlando a margine della presentazione di Rocco, il documentario di Thierry Demaizière e Alban Teurlai del quale è protagonista.

L’AdnKronos riporta le parole di Siffredi:

“Io a 13 anni ho visto il primo giornale porno e ho capito che volevo fare questo lavoro. C’erano amici che volevano fare i poliziotti, il medico, io volevo fare il p***ostar”, sottolinea. E nonostante tutti gli dicessero che era sbagliatissimo (“Ricordo il medico di famiglia che mi diceva ‘sarai dannato, ti drogherai, ti ammalerai di Aids e non avrai una famiglia’”), è andato avanti, “questo lavoro perché per me rappresentava la libertà”.

Ma non è stato sempre tutto semplice: “Questo film per me è stata una vera e propria terapia – ammette – Era importante quasi farlo per esorcizzare un po’ tutto quello che era la mia montagna di problemi, autocreati, con cui convivevo da almeno 20 anni”.

(Foto Ansa)
(foto Ansa)
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Alberto Francavilla