Terzi: “In Siria potrebbe servire una missione armata”

ROMA – ''E' probabile che si debba tornare al Consiglio di sicurezza'' per ''chiedere una forza più robusta, fino a 2-3000 uomini e in grado di intervenire in base al capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite. Una missione armata, cioè, capace di garantire la protezione di alcune aree e la sicurezza degli osservatori che oggi è invece affidata al governo siriano''. Lo dice in un'intervista a Repubblica il ministro degli Esteri Giulio Terzi a proposito della missione Onu in Siria prevista dal piano di pace Annan.

''Il modello libico – sottolinea Terzi – è irripetibile. Ma il capitolo VII è stato utilizzato in molte altre occasioni. E in tante altre avrebbe potuto evitare massacri, come quello di Srebrenica''.

Russia e Cina, prosegue, ''per ora'' non approverebbero una missione armata ''ma potrebbero se si convincessero che la situazione non è più accettabile. Noi crediamo nel piano di pace Annan – sottolinea il titolare della Farnesina -, ma con preoccupazione e perplessità. Damasco sta utilizzando una forza spropositata, inimmaginabile anche in presenza di un'insorgenza''.

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Maria Elena Perrero