
Valeria Golino (foto Ansa)

BERLINO – Valeria Golino e Alba Rohrwacher, le due attrici protagoniste dellสผunico film italiano in concorso alla 68ma edizione del Festival di Berlino “Figlia mia” di Laura Bispuri, hanno attirato l’attenzione dei fotografi con un bacio saffico sul red carpet (clicca qui per guardare la foto).
Realizzato tra Cabras, Riola Sardo, San Vero Milis e Oliena, nella parte occidentale della Sardegna,ย “Figlia mia”ha debuttato in prima mondiale alla kermesse cinematografica il 18 febbraio. “Racconto ancora una volta le femminilitร imperfette, personaggi femminile forti, ma che non hanno paura della loro complessitร ”, ha detto la regista romana.
La scelta della Sardegna nasce proprio da qui, da questa doppia identitร tutta femminile, che รจ anche peculiaritร dell’isola: “Una terra che ha un paesaggio con un’identitร fortissima, ma che allo stesso tempo รจ alla ricerca di una nuova identitร , proprio come i miei personaggi”, spiega laย Bispuri.ย E dice ancora la regista sulla sua mission creativa: “Non vorrei strumentalizzare troppo, ma il mio percorso al femminile รจ un piccolo atto politico. Mi sono stufata di vedere film con donne aspettano il marito in casa, vedere il mondo femminile cosรฌ banalizzato”.
Del suo personaggio tuttaviaย Alba Rohrwacherย ha detto: “Mi dicevo non lo posso fare questo personaggio, รจ troppo difficile. La spregiudicatezza di Angelica mi spaventava”. Mentreย Valeria Golinoย ha aggiunto: “Il cinema puรฒ permettersi la spregiudicatezza che si vede nel film, come anche il fatto di andare al di lร del bene e del male. Il mio personaggio รจ una donna che che si annulla eroticamente e si specchia solo nel suo prolungamento, la figlia Vittoria. Queste tre donne – conclude – alla fine in questo confronto sono destinate necessariamente ad evolversi”.
