Marina Ripa di Meana
ROMA – Vittorio Sgarbi ricorda Marina Ripa di Meana. Lo fa in un articolo su Il Giorno, dove la descrive come una “femminista seduttrice capace di sottomettere gli uomini”.
In un passaggio dell’articolo, il critico d’arte ricorda: “La sua capacità di seduzione felina si rovesciò in femminismo quando i tempi consentirono alle donne di manifestare le loro superiorità. È stata certamente il personaggio più notevole di quel passaggio d’epoca, da un piccolo mondo antico a un piccolo mondo moderno. Un caso interessante di femminismo non classico – sottolinea -, non provocatorio, non urticante (e spesse volte, invece, intrigante e seduttivo), e comunque non antagonista al maschio”.
Il racconto di Sgarbi si fa un po’ più spinto. “Il modo migliore per umiliare un uomo è sottometterlo sessualmente, sedurlo fino a fargli perdere la testa, mantenendo la propria. Marina è stata femminista, sottomettendo i maschi al suo dominio. La sua natura era provocatoria, divertente, smodata, sempre pronta al colpo di scena, come quando lanciò la torta in faccia a Costanzo o la ‘pipì d’artista’ a me”, conclude.