BRESCIA – Lo avevano accusato di abusi sessuali. E ora, quindici anni dopo, i due figli ritrattano le accuse contro il padre: “Quello che io e mio fratello avevamo detto su mio padre erano invenzioni dettate da mia madre che lo voleva allontanare”.
Queste le parole diย due ragazzi di 21 e 24 anni, Michele e Gabriele, figli di un 46enne sardo, condannato in via definitiva a nove anni e due mesi di carcere per abusi sessuali proprio sui due figli.ย Si tratta di una vicenda consumatasi tra la Sardegna, terra dโorigine della famiglia, e Brescia, dove padre, madre e i due figli si erano trasferiti, dove hanno abitato per anni e dove sono state depositate le prime denunce nei confronti del genitore.
“Per togliere di mezzo papร , mia madre ha cominciato a imbottirci di menzogne, cose che non erano reali, cose che mio padre non ha mai fatto e non farebbe mai” racconta oggi il figlio piรน grande, Gabriele.
Gabriele, ย come il fratello, ha alle spalle diversi anni passati in alcune comunitร del Bresciano. Proprio uscendo da una comunitร nel 2009 lasciรฒ agli educatori un memoriale della sua vita dove spiegรฒ che le accuse mosse nei confronti del padre erano state invenzioni. “Per togliere di mezzo papร , mia madre ha cominciato ad imbottirci di menzogne, cose che non erano reali, cose che mio padre non ha mai fatto e non farebbe mai” รจ uno dei passaggi delle 42 pagine di memoriale.
In quell’anno era in corso il processo d’appello del genitore, ma nessun educatore portรฒ all’attenzione dei giudici il diario di Gabriele che ora รจ stato invece allegato alla richiesta di revisione del processo presentata alla Corte d’appello di Roma dal legale del padre condannato, l’avvocato Massimiliano Battagliola. “La clamorosa ritrattazione a distanza di anni equivale a una nuova prova e anche il memoriale che abbiamo ritrovato รจ un elemento assolutamente nuovo” spiega l’avvocato bresciano, che mercoledรฌ incontrerร nel carcere di Sassari l’uomo condannato per abusi sui figli e che ora spera di poter riscrivere la sua storia giudiziaria.