KABUL (AFGHANISTAN) – E’ di almeno otto morti il bilancio delle proteste anti-Usa, scoppiate in diverse città dell’Afghanistan, in seguito al rogo di alcune copie del Corano nella basa americana di Bagram.
Sei persone sono state uccise e altre 13 sono rimaste ferite nel distretto di Shinwar, nella provincia di Parwan, come riferito dal portavoce dell’amministrazione locale, Roshna Khalid. Altre due hanno perso la vita a Kabul e nella città di Jalalabad. Nella capitale afghana la folla inferocita ha costretto l’ambasciata Usa alla chiusura e lo staff è rimasto bloccato all’interno.
Sempre a Kabul, centinaia di dimostranti hanno lanciato pietre contro la base militare Usa di Camp Phoenix. La folla ha cercato di marciare verso il centro della città e ha attaccato gli agenti in assetto anti-sommossa, che hanno aperto il fuoco. A Jalalabad almeno mille persone, quasi tutti studenti universitari, hanno bloccato la strada principale, urlando slogan come “Morte all’America” e bruaciando un’immagine del presidente Usa, Barack Obama.
(Foto Ap/LaPresse)