ROMA – Ambra Battilana avrebbe utilizzato l’accusa di molestie sessuali rivolta al magnate di Hollywood Harvey Weinstein per ottenere un ruolo in un film. Ne è convinto il sito americano “Page Six”, uno di quelli che dalle prime battute sta seguendo la controversa vicenda. Il nuovo legale della modella David Godosky, respinge seccamente questa versione dei fatti e risponde che Battilana è stata ritenuta dagli investigatori assolutamente credibile ed è stata molto collaborativa. Secondo il legale Battilana “è andata subito alla polizia. Questo è il tipico caso in cui si attacca una vittima”.
La versione di Page Six è decisamente diversa da quella dell’avvocato di Battilana. Racconta il sito che dopo la denuncia per molestie sessuali la modella si sarebbe rifiutata per ben 4 giorni di farsi interrogare dalla polizia. Un arco di tempo, spiega il sito, in cui Battilana insieme al suo agente “lavoravano dietro le quinte con uno degli assistenti di Weinstein per “chiudere un accordo” che la vedeva ingaggiata in uno dei suoi film”.
Battilana, prosegue Page Six, “non voleva essere interrogata dal “Manhattan DA’s Office” ma quando ha capito che la sua parte in un film restava un sogno, allora ha proceduto con il caso”. Sempre secondo il sito il suo primo avvocato, Mark Jay Heller avrebbe lasciato il caso perché era “imbarazzato” e perché Battilana non le sembrava “una vittima seria”.
Il nuovo avvocato, invece, la vede in modo completamente diverso. Un aiuto gli arriva dal New York Daily News che parla di una conversazione fra Harvey e Ambra Battilana registrata dalla polizia in cui il produttore cinematografico non nega di averla molestata.
