ROMA – Dopo la decisione delle autorità americane di oscurare il sito di file sharing Megaupload e di arrestarne il fondatore Kim Schmitz, immediata è partita la rappresaglia degli hacker di Anonymous che venerdì 20 gennaio hanno messo fuori servizio molti siti in giro per il mondo.
Negli Usa, sotto attacco sono finiti il Dipartimento della Giustizia, l’Fbi, la Universal Music, l’associazione dei discografici americani Riaa, l”associazione dei produttori cinematografici Mpaa, la New York State Library, l’ufficio che conserva i documenti ufficiali dello Stato di New York e il sito di Netlinx che offre applicazioni e programmi per pc.
In Italia, ad essere stati sono Equitalia e quello dell Siae, in Spagna il ministero della Cultura spagnolo. A seguire una serie di immagini delle home page di questi siti nel momento dell’attacco di Anonymous: