Argentina: foto shock sui desaparecidos

BUENOS AIRES, 15 DIC – Cadaveri martoriati, con evidenti segni di tortura, mani e piedi legati. Sono le immagini al centro di alcune delle 130 foto inedite che la Confederazione interamericana per i diritti umani (Cidh) consegnera’ al governo argentino, nell’ambito della causa che indaga su una delle pratiche di sterminio piu’ atroci dell’ultimo regime militare di Buenos Aires (1976-1983): i cosiddetti voli delle morte.

Corpi senza vita con segni di bruciature, in alcuni casi intatti ma gonfi, mangiati da animali marini, putrefatti, senza occhi e capelli: erano le vittime dei famigerati voli che partivano dalla ‘Escuela mecanica de la Armada’ (Esma) – il piu’ grande centro di tortura e detenzione clandestina della citta’ – dove furono uccise almeno 5 mila persone.

In un settore dell’Esma chiamata ‘l’infermeria’ i militari facevano delle iniezioni ai prigionieri, dicendo che erano vitamine per ”trasferirli” in un altro centro di detenzione in Patagonia. Gia’ narcotizzati, li facevano salire su elicotteri e li gettavano – drogati, ma vivi – nel Rio de la Plata. Trascinati dalle correnti del grande fiume che divide l’Argentina e l’Uruguay, i cadaveri venivano poi sbattuti lungo la costa di quest’ultimo paese.

Alcune delle agghiaccianti immagini sono state pubblicate dalla stampa locale, consegnate dalla Cidh, che le aveva scattate nel 1979 durante una visita all’Esma di una delegazione dell’organismo, inviata dall’allora presidente Usa Jimmy Carter in seguito alle denunce dei familiari dei ‘desaparecidos’. Trentadue anni dopo, le foto sono tornate alla luce. Hanno tutte un comune denominatore: e’ chiaro che le vittime non potevano muoversi, morivano soffocate tra le acque del fiume. Erano legati, quindi per loro non c’era alcuna possibilita’ di nuotare per toccare terraferma.

Nel dossier consegnato dalla Cidh – affermano fonti locali – ci sarebbero anche altri documenti, come certificati di morte ”manipolati” dai militari, nomi di ‘desaparecidos’, come per esempio quello di una donna sui 30 anni, il cui cadavere e’ stato trovato sulla Laguna de la Rocha, sempre in Uruguay. Un particolare sostengono gli esperti – che potrebbe riaprire anche le indagini sulle vittime del ‘Plan Condor’, il piano di cooperazione tra le dittature militari dell’epoca. Lo scorso ottobre c’era stata la condanna all’ergastolo a due dei principali responsabili dei ‘vuelos’ dalla Esma: l’ex tenente Alfredo Astiz, detto ‘Angelo della morte’ e l’ex ufficiale della marina Jorge ‘El tigre’ Acosta.

A Buenos Aires oggi e’ emerso un altro capitolo dell’orrore degli anni dei militari: in una localita’ di Tucuman, nord del paese, sono stati trovati 15 scheletri in una fossa comune. I resti sono stati scoperti in un pozzo profondo, in un’area dove da anni vengono realizzati scavi proprio alla ricerca dei corpi di scomparsi.

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Elisa D'Alto