STOCCARDA – Marcello P., un poliziotto tedesco dell’aeroporto di Stoccarda è stato licenziato perché nel tempo libero girava filmini pornografici.
Come riporta il giornale tedesco Bild, l’uomo, che si chiama Marcello P. , dopo avere letto un annuncio sul giornale col quale si cercava un porno-attore, avrebbe deciso di candidarsi insieme alla sua fidanzata di allora, Jana L.
“Si cercava una coppia per filmini pornografici amatoriali ed io e Jana abbiamo voluto provare per pura curiosità e divertimento”, ha affermato il poliziotto.
La pellicola colpevole del licenziamento di Marcello P. ha una durata di 180 minuti e si intitola “Casting Club 16 Vol. 43”, mentre le scene di sesso in cui Marcello si esibisce durano una mezz’ora e vi si vede la coppia che si ama appassionatamente, la donna che maneggia il “miglior pezzo” dell’uomo e qualche secondo dopo si arriva alla conclusione.
“Quando il mio capo è venuto a sapere quello che facevo, ha sorriso e mi ha detto che la cosa riguardava i miei piaceri privati. La cosa mi ha naturalmente fatto contento”, ha raccontato l’uomo.
Oltre alla registrazione dei porno, Jana L. si incontrava con dei corteggiatori nell’appartamento del suo fidanzato per fare sesso e quest’ultimo guardava.
“La mia precedente fidanzata era terribilmente puritana, mentre Jana era molto aperta: guardarla fare sesso con altri mi ha dato una spinta particolare”, è stato il commento del porno- poliziotto.
Poi è arrivato il momento critico per la disinibita coppia: i vicini hanno sporto denuncia per prostituzione nei confronti di Marcello e Jana.
Dice Marcello P.: ” Una volta, a causa del guadagno extra di Jana e del mio passato di porno-attore, si era cercato di farmi espellere dal dipartimento di Polizia. In quell’occasione le mie referenze sono state ridotte del 40 per cento”.
Al momento il Tribunale di Stoccarda ha condannato Marcello P. per favoreggiamento della prostituzione, oltre che al pagamento di 600 Euro, ed ha dichiarato il suo licenziamento come passato in giudicato, cioè non più assoggettabile ai mezzi di impugnazione ordinari. L’ex poliziotto ricorrerà in appello.



