SYDNEY – Un nuovo calendario con gli studenti nudi arriva dal corso di Veterinaria dell’Università di Sydney in Australia. A spogliarsi sono stati circa 65 studenti ed hanno realizzato il calendario “After Hours 2016”. Lo scopo dell’iniziativa è benefico ed è nato per sostenere il progetto “We’re for the Bush” che mira a raccogliere fondi per famiglie, contadini e animali colpiti dalla siccità.
Quella del calendario per beneficenza è una tradizione che in questa università dura da 30 anni. Gli scatti realizzati dal fotografo Nicola Bodle sono già in vendita per 20 dollari australiani. “Vogliamo aiutare queste persone a ripartire. Per questo abbiamo accettato di toglierci i vestiti” raccontano gli studenti.
La siccità sta attanagliando le regioni temperate dell’Australia da molti anni. Ufficialmente, si tratta della siccità lunga e più calda nella storia conosciuta che sta avendo pesanti effetti sui raccolti di cereali di cui il Paese è fra i primi esportatori. Nel rilasciare gli ultimi dati sulla piovosità, il direttore per le analisi climatiche dell’Ufficio nazionale di meteorologia, David Jones, ha descritto come “molto severa e senza precedenti storici” la siccità che da 12 anni colpisce le regioni meridionali degli Stati di Australia occidentale, Australia meridionale e Victoria, e il nord dell’isola di Tasmania. Tutto questo accade mentre il nord del Paese-continente è invece colpito da fenomeni piovosi nettamente superiore alla media.
Questo quadro potrebbe essere peggiorato da El Nino, che nel Pacifico tropicale è una delle tre più forti di sempre. I modelli internazionali sul clima, spiega il Bureau, suggeriscono che il picco nelle temperature dell’acqua per El Nino dovrebbe verificarsi prima della fine dell’anno, per poi gradualmente diminuire nei primi tre mesi del 2016. L’Australia, così come si verificò a inizi anni ’80 e a fine anni ’90, potrebbe andare incontro quindi ad una siccità che potrebbe diventare ancora più devastante. Ad accentuare il fenomeno c’è anche l’Indian Ocean Dipole (il cosiddetto “El Nino indiano”) che ha portato temperature record della superficie marina nell’Oceano indiano negli ultimi tre mesi.
El Nino è un fenomeno climatico periodico che si verifica nell’Oceano Pacifico centrale tra dicembre e gennaio: provoca un riscaldamento delle acque che a sua volta causa fenomeni estremi come piogge torrenziali o forti siccità, con conseguenze disastrose sull’ambiente e sulle attività umane. A seguire le foto del calendario “After Hours 2016”: