
ROMA – Giovedì 4 dicembre sono state ascoltate in tribunale, nella prima udienza dell’incidente probatorio, le “baby modelle” finite nella rete del fotografo Furio Fusco, arrestato lo scorso luglio, e nuovamente a settembre, per adescamento di minori, prostituzione minorile e violenza sessuale su tre giovanissime.
“Spogliati, senza slip è meglio. Altrimenti che nudo artistico è?” così Fusco si rivolgeva alle ragazze secondo il loro racconto: “Ci diceva che in quel modo era più facile accedere nel mondo dello spettacolo. E quindi ci siamo sottoposte a quegli scatti hard, anche se con imbarazzo”. Intanto i pm Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi hanno ricevuto la perizia informatica sul pc di Fusco: in una memoria, come scrive Repubblica, è stato trovato un archivio fotografico contenente migliaia di scatti di giovanissime nude.
Per Fusco, secondo il sostituto procuratore Cristiana Macchiusi e il procuratore aggiunto Maria Monteleone, riporta il Messaggero, “le foto in odore di pedofilia sarebbero stato il trampolino per arrivare a compiere gli abusi sessuali, utilizzando attrezzi erotici da lui ribattezzati giocattoli”.
