ROMA – “Si divertono”, loro, ossia le ragazzine minorenni che si prostituiscono. Al Fatto Quotidiano parla, sotto anonimato, un cliente di prostitute ragazzine. Ossia un uomo adulto che grazie agli annunci su internet e sui social contatta queste ragazze disposte a vendersi per disporre liberamente di un bel po’ di denaro. Si tratta di un reato, ovviamente, vista l’età delle ragazze ma lui preferisce correre il rischio. Per comprare borse e vestiti come per rifarsi il seno a 18 anni.
“Se sono minorenni lo sono sulla carta di identità e basta, non nella testa. Io sono a conoscenza di questa tendenza tra le ragazzine e la sfrutto. Sono per lo più studentesse di buona famiglia […] ottengono da me quello che il papà non concede. I social network, negli ultimi anni, sono stati la svolta. Con noi vengono ragazze che si divertono, si passano pomeriggi molto belli. E poi ovviamente guadagnano. Il fatto di pagarle mi mette nella condizione di essere ancora più soddisfatto del rapporto”.
A Fatto Quotidiano parla anche una camgirl, ossia una ragazza che si propone in video chat in cambio di denaro. Quando le si chiede perché lo fa, risponde: “Mi servono 5800 euro per rifare il seno. Per l’estate prossima, Natale al massimo, ce la faccio. Mia madre lo sa. Mi dice: sei maggiorenne, fai quel che vuoi, cavoli tuoi”.