
Silvio Berlusconi ambasciatore in Vaticano è probabilmente una chiacchiera da terrazza romana anche se con il freddo che fa le terrazze sono in disarmo.
Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa di lunedì 25 novembre ha smentito tutto e alla domanda se sia vero
“che Putin le ha offerto un passaporto diplomatico”
ha risposto tranchant:
“E’ un’ipotesi che non ho mai considerato: desidero che la mia innocenza venga fuori a tutto tondo io sono italiano al cento per cento e non prevedo scappatoie straniere. Nessuna offerta di passaporto, nemmeno per sogno né dalla Russia né da altri paesi”.
Anche i russi hanno smentito.
Quella di Berlusconi salvato da Putin è però una fissa del Fatto, che aveva lanciato la voce fin da luglio. L’ipotesi dell’ambasciata in Vaticano è contestuale alla visita di Putin a Roma. Il Fatto la rilancia ma si vede che non ci credono:
“Tutto è iniziato da un trafiletto su Il Messaggero, nascosto nelle pagine interne il 20 novembre, quando la cronaca era sovrastata dalla tragica alluvione in Sardegna. Il quotidiano romano attribuisce le voci ad ambienti parlamentari, con alcuni “deputati forzisti” che si sarebbero spinti a dire che Putin avrebbe già nominato Berlusconi ambasciatore presso il Vaticano. Voci che già circolavano “un mese fa”, ma che ora tornano alla ribalta in vista dell’arrivo del presidente russo in Italia, con annesso incontro con papa Francesco.
“Il quotidiano Libero, che da Berlusconi non è lontano, mette tutto all’indicativo presente: “Sì, Vladimir Putin ha intenzione di dare a Silvio Berlusconi un passaporto, un passaporto diplomatico, che gli consentirebbe di passare il resto dei suoi giorni nelle residenze all’estero: Antigua o Bermuda, ma anche Saint Moritz. Idea tutt’altro che assurda, sia per Silvio sia per Vladimir, visto che dopo il sì dell’Aula alla perdita del seggio di Palazzo Madama il leader di Forza Italia non potrà contare più sui privilegi della sua carica”. Qualcuno ricorda il caso di Gerard Depardieu, l’attore che ha ottenuto la cittadinanza russa per sfuggire al perso del fisco francese”.
L’idea è troppo divertente ma sa più di barzelletta del genere che ama raccontare Berlusconi, tipo c’era il Papa, Berlusconi e….
Putin sarà un vero zar, avrà più presa di Stalin sulla Russia, ma sa che non si scherza con il Vaticano, con cui ha bisogno di tubare perché l’immagine del Papa, in particolare proprio di Papa Francesco, è fortissima presso le masse di russi che vivono la loro misera esistenza dietro la facciata glamour del miracolo petrolifero.
Le masse dei russi sono molto moraliste, come tutti i poveri e come sanno bene i giornalisti che hanno provato a scrivere della doppia vita sentimentale di Putin. Non c’è spazio per bunga bunga fuori della dacia. Al Cremlino si lavora. E in Vaticano si prega.
Difficile, nota il Fatto,
“che papa Bergoglio macchi la sua crociata moralizzatrice prestandosi a un’operazione del genere, accreditando un ambasciatore che, oltre a tutto il resto, è condannato in primo grado per prostituzione minorile“.
Scappare per scappare, meglio Antigua, dove ha una bella villa e il clima è caldo tutto l’anno cosa che a una certa età fa piacere alle ossa. Lo stesso Berlusconi ha invece buttato lì l’idea di Antigua.
Di una eventuale fuga ad Antigua aveva parlato, quasi un anno fa, Blitzquotidiano nell’oroscopo per il 2013 curato da Caterina Galloni.
Da Antigua, al caldo e al sicuro, potrebbe orchestrare il suo grande rientro, sull’onda di una vittoria elettorale che oggi appare molto probabile.
In Pakistan, paese per molti aspetti simile all’Italia, è successo con Benazir Bhutto, è successo con l’attuale primo ministro, Nawaz Sharif, che 14 fa venne deposto e esiliato.
