NEW YORK – “Bill Cosby mi ha drogata e stuprata. Quell’uomo è un mostro”. A raccontare il presunto delitto al Daily Mail è stata l’attrice Barbara Bowman. La violenza risalirebbe a 25 anni fa: all’epoca la Bowman, appena 17enne, si era affidata al papà dei Robinson che le aveva promesso una fulgida carriera di attrice. Testimonianza pesante la sua, che si somma a quella di altre 13 donne che hanno accusato l’attore di violenze sessuali. Al punto da far indignare il comico americano Hannibal Buress che in un video divenuto virale su YouTube, non ha esitato a definirlo, dinanzi a decine di spettatori, “uno stupratore seriale”.
Proprio pensando alle sue “compagne di sventure”, Barbara Bowman dice di voler raccontare la sua storia:
“La mia speranza è che chiunque abbia subito abusi sessuali non sia intimidita e spinta a stare in silenzio perché è stata abusata da un uomo ricco, famoso e potente. Se posso aiutare anche solo una persona con le mie parole allora ho fatto il mio dovere”.
Tutto è cominciato nel 1985 quando l’allora aspirante attrice di Denver ottenne un provino privato con Bill Cosby.
“Quando mi ha vista mi ha chiesto di andare in bagno e bagnarmi i capelli. Poi ha voluto che facessi il provino ubriaca mentre lui mi prendeva il collo da dietro”.
Nulla accadde in quell’incontro ma Cosby cominciò a mostrare un interesse sempre più “morboso” nei confronti di Barbara. Le impartiva lezioni private, le pagava i voli per farsi raggiungere quando era in trasferta.
“Diceva che faceva parte della sua valutazione e voleva capire se valeva la pena che lui mi aiutasse con la mia carriera”.
Fin quando i suoi discorsi non divennero più espliciti:
“Se vuoi avere successo come attrice devi abbassare le barriere, essere vulnerabile”.
E subdoli: “Fidati come se fossi tuo padre”, sapendo che la giovane Bowman lo aveva perso in tenera età.
Le violenze sarebbero cominciate un anno dopo in Nevada: Cosby fece sdraiare Barbara sul divano e cominciò ad accarezzarla.
“È stato così invadente, umiliante. Mi ha preso la mano e l’ha messa sul suo pene. Non potevo dirlo a mia madre e non lo potevo ammettere a me stessa. Ho persino provato a cancellarlo dalla mia mente. Mi sono convinta che era la prima volta e non ci sarebbe stata una seconda occasione”.
Ma una seconda occasione ci fu eccome: quando Cosby la invitò nella sua casa a New York. La situazione sembrava sotto controllo, non erano soli: c’era una festa alla quale partecipava tutto il suo staff.
“Mi ha offerto un bicchiere di vino. Poi il buio”.
Il primo ricordo dopo blackout è sulla tazza del bagno, di lei che vomitava mentre Cosby le reggeva i capelli. Indossava solo delle mutande e una maglietta da uomo.
“Sono sicura che mi abbia drogata e stuprata”.
Da quel giorno Bowman racconta di essersi sentita obbligata a continuare a vederlo. Per la sua carriera, che di lì a poco sarebbe decollata. L’ultima volta che si sono visti è stata ad Atlantic City, Cosby avrebbe cercato di stuprarla, tenendola ferma a letto. Urlò talmente tanto che riuscì a fermarlo. Ma fu buttata fuori di casa, dice.
A distanza di anni l’attrice racconta di essersi rivolta ad un avvocato: “Mi ha riso in faccia”. Ma ora ha deciso di venire allo scoperto. La prima denuncia a carico della star dei Robinson risale al 2004. Da allora almeno 13 donne hanno raccontato di presunti abusi e insieme hanno deciso di intentare una causa collettiva contro di lui.