L’associazione senza scopo di lucro “Matter of Trust” ha sparso la voce in tutto il mondo invitando le persone a raccogliere il loro capelli oppure i peli dei loro animali utili ad assorbire il petrolio aiutando così a salvare dal disastro ecologico le coste statunitensi che si affacciano sul Golfo del Messico.
Secondo l’associazione sarebbero già 370 mila i parrucchieri, 100 mila i saloni per animali e numerose pecore ad aver preso parte all’azione di raccolta e che sarebbero 204 le tonnellate di capelli e peli di animali che arriverebbero ogni giorno.
Lisa Gautier, la portavoce dell’organizzazione, afferma che gente dall’Inghilterra, dalla Spagna, dal Brasile, dall’Australia, dal Canada e da tutta l’America si sarebbe già iscritta al programma di donazione e che le adesioni sarebbero arrivate, tra aziende e privati, a 50 al minuto.
La tecnica di assorbire il petrolio con capelli e peli era stata già impiegata nel maggio del 1998 per la grande catastrofe petrolifera “Exxon Valdez”, ma l’idea era venuta al parrucchiere dell’Alabama Phil McCrory, che, dopo avere raccolto tutti i capelli tagliati nel suo salone ed averli messi in un paio di collant della moglie, aveva testato nella sua piscina che essi potevano raccogliere in pochi minuti il petrolio che vi aveva buttato.
Dal punto di vista economico le spese si prospettano già esorbitanti: il gigante elvetico delle riassicurazioni Swiss Re stima infatti che i costi causati dalla fuoriuscita di petrolio potranno raggiungere la cifra di 2,7 miliardi di euro. Inoltre, almeno 13 paesi, la maggior parte dei quali europei, hanno proposto di aiutare Washington a combattere la marea nera.