Chevonea Kendall-Bryan, 13 anni: suicida per SexTape o uccisa dai bulli

Chevonea Kendall-Bryan

ROMA – Chevonea Kendall-Bryan, 13 anni, è morta, cadendo dalla finestra del proprio appartamento a Battersea, quartiere a sud-ovest di Londra, nel marzo del 2011, da un’altezza di 18 metri, mentre litigava col ragazzo che aveva registrato un SexTape, un video che riprendeva la coppia mentre facevano sesso. Suicidio? Omicidio? Secondo un medico legale che in questi mesi ha provato a ricostruire la vicenda non si è trattato di suicidio.

L’inchiesta ha dimostrato come Chevonea fosse stata costretta a fare sesso con due ragazzi durante un party. Episodio ripreso con telecamera. Più volte la povera ragazza inglese ha cercato di convincere i ragazzi a cancellare il sex tape, tentativi però sempre andati a vuoto.

Un’insegnante della scuola ha anche affermato che Chevonea era una  “narcisista, cercava sempre attenzioni” ma in realtà le voci, le chiacchiere scolastiche stavano distruggendo la psiche della ragazza.

Chevonea era tre anni che subiva bullismo, senza pietà, dai compagni della scuola di Santa Cecilia di Wandsworth, sud di Londra. L’inchiesta ha sottolineato diversi errori della scuola, rea di aver sottovalutato la situazione. Appena un mese prima della sua morte, il 29 marzo 2011, Chevonea disse infatti a diversi insegnanti che era stata costretta a fare sesso orale con due ragazzi. Entrambi i ragazzi sono stati interrogati durante l’inchiesta, negando l’esistenza del sex tape e sostenendo che nessuno dei due aveva avuto rapporti sessuali con Chevonea.

Mercoledì 16 gennaio saranno portate in Tribunale tutte le nuove prove acquisite durante questa nuova inchiesta, prove che serviranno a cercare una nuova verità sulla morte di Chevonea.

Published by
Gianluca Pace