Potenza. Caso Claps: “Sesso nel sottotetto della Chiesa della Trinità”

Elisa Claps

”In quel sottotetto i ragazzi del centro Newman andavano a fare sesso, a pochi metri dal corpo di Elisa”: sono le parole dell’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, commentando il ritrovamento del Dna di due persone nel sottotetto.

Una circostanza, spiega, che ”non sorprende, anzi”. ”Io mi meraviglio che siano stati trovati soltanto i profili genetici di due uomini – ha proseguito -. Quello era un luogo dove entrava un sacco di gente, come abbiamo sempre sostenuto”.

”Aggiungo che questo ritrovamento significa poco rispetto a quello che è accaduto ad Elisa – ha detto ancora il legale -. Abbiamo elementi più ponderosi e probanti su quello che è veramente successo a quella povera ragazza”.

Dopo diciassette anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel ’93,  Elisa Claps è stata ritrovata cadavere nel sottotetto della Chiesa della Trinità di Potenza il 17 marzo scorso.

L’avvocato scarpetta interroga la Chiesa: ”Io oggi pretendo una risposta dal Papa, anzi, la pretende Elisa”. Il legale aveva mandato una lettera a Benedetto XVI – inviata il 20 maggio – chiedendo che la Chiesa chiarisse le presunte complicità nell’occultamento del cadavere della diciassettenne. ”Purtroppo – spiega – non ho mai avuto alcuna risposta. Ma a questo punto e’ doverosa da parte sua, e la pretendiamo”.

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