Contraccezione biologica: no preservativi, sì temperatura basale

Gli L condoms

ROMA – Non solo cibi biologici. Anche la contraccezione può essere ecosostenibile. Se siete attenti all’ambiente, meglio dire addio al preservativo, almeno a quello tradizionale. Anche i contraccettivi ormonali hanno delle conseguenze a livello di inquinamento: alcuni ormoni vengono secreti nelle urine e possono avere degli impatti negativi sui pesci. La contraccezione immune da rischi per l’ambiente è, ovviamente, quella che prevede la misurazione della temperatura basale o quella che monitora la fertilità femminile. Ma i rischi di una gravidanza indesiderata ci sono, per non parlare di quelli di contagio da malattie sessualmente trasmissibili.

Ma se i preservativi comuni sono altamente inquinanti è pur vero che ormai ne esistono alcuni a basso impatto. Come gli L Condoms, certificati da Green America per le loro caratteristiche di sostenibilità. Sono fatti di lattice naturale, senza additivi dannosi, parabeni o glicerina, e le eccedenze vengono usate per fare ciabattine infradito. Persino la confezione è interamente riciclabile. Anche i preservativi in poliuretano, come quello femminile, sono biodegradabili.

Ecologica è anche la spirale di rame, meno quella medicata: anche in questo caso il levonorgestel viene rilasciato nelle urine. Il contraccettivo perfetto per l’ambiente, insomma, ancora non esiste, almeno in ITalia. Ma la strada per arrivarci è sicuramente tracciata.

 

 

Published by
Maria Elena Perrero