ROMA – “Fate sposare i preti e la pedofilia sparirà”: Dario Fo, a colloquio con Angela Camuso, autrice del libro “La preda, confessioni di una vittima: Storia vera del più grande scandalo della Chiesa tra Fede e omertà”, parla di pedofilia e Chiesa Cattolica. Fo è autore della prefazione del libro, edito da Castelvecchi. L’intervista è pubblicata a pagina 11 del Fatto Quotidiano. Eccone uno stralcio:
I seguaci di Gesù erano, più o meno tutti, sposati, avevano donne o storie, così come lo stesso Gesù. Tutta la fatica fatta dalla Chiesa per cercare di togliergli di torno donne! Gesù era uno che secondo i vangeli apocrifi aveva più di una donna! E la Maddalena nella tradizione popolare è stata sempre guardata come la donna di Gesù… Per questo, sotto la piaga della pedofilia c’è la grande testardaggine della Chiesa, che ha paura di cambiare registro”.
Dunque secondo lei c’è uno stretto legame tra celibato dei preti e pedofilia nella Chiesa? […]
Tornando a monte, fin quando i preti non diventeranno persone normali… perché il fuori norma non è soltanto il modo di camminare, mangiare, bere, parlare con la gente ed essere spiritoso… Poi si dice il diavolo! Ma quale diavolo! È il tuo bisogno naturale! Da ragazzo mi è capitato di accompagnare un mio amico in una di queste scuole per giovani preti, il seminario. E io lì vedevo e sentivo che c’era una costrizione verso di loro. Erano fuori della norma! Era il clima, le mura, l’aria, gli spazi. Addirittura l’architettura. Si vedeva nel loro modo di fare, di scherzare, non aveva niente della strada! Io avevo gli spazi davanti al lago dove si correva, si scherzava, a volte ci si dava anche alla violenza, c’e r ano le lotte… Ma tra questo modo di vivere e l’altro, c’era qualcosa di sensibilmente diverso. Inaccettabile. Già il fatto di non avere una donna! In un essere umano che è stato creato per avere tutte le attenzioni per l’altro sesso: momenti di gioia, di riso, la danza! Pensa, tu, prete, non puoi danzare. Magari di nascosto, ta c , danzano! Nel primo cristianesimo c’era la danza!
Alla base del problema, secondo Fo c’è un “ricatto morale“, per cui il peccatore diventa la vittima, perché “il demonio che induce in tentazione il sacerdote è dentro di lui”. Tra lo storico e il grottesco, a sostegno della sua tesi Fo cita un pezzo di Ruzzante, drammaturgo del 1500:
L’unica soluzione è che i preti si devono sposare, non si possono, devono! Perché così avremo la possibilità, prima di tutto, non solo di avere un bastardo in casa nostra che dobbiamo allevare perché il prete ha messo incinta nostra moglie o la nostra figliola, ma anche noi potremo godere della sua moglie e rendere cornuto lui. Così sarà uomo, perché avrà la possibilità di provare tutti i livelli della condizione di maschio.”