
ROMA – Definisce “Milf arrapata” una collega su Facebook. E l’azienda lo licenzia. Protagonista della storia un dipendente di un’azienda di Ivrea che sul suo profilo Facebook aveva definito una collega “milf arrapata”. Licenziato, l’impiegato ha anche chiesto il reintegro ma il tribunale di Ivrea non lo ha concesso condannandolo anche al pagamento delle spese legali:ย 3.500 euro piรน un 15% di rimborsi forfettari. Nella sentenza si legge che i “commenti che erano stati pubblicati non si trovavano all’interno di un gruppo chiuso ma erano potenzialmente visibili a tutti gli utenti dei social mediaโ .
La Sentinella del Canavese riporta anche il testo del post scritto su Facebook: “Grazie cog…!!! Beccare Cash stando a casa a grattarsi il c.!!!!…Il pacco รจ rivedere colleghe milf arrapate con sti bacetti…odiose! Non vedono c. dall’89…Cacciate sti 100 euro a qualche gigolรฒ. Mortacci vostre”.
Come sottolinea il giudice, i post non erano riservati agli “amici”, ma “potenzialmente visibili dal circa miliardo di utenti del sociale network, venivano rimossi solo in data 12 giugno 2014″.ย Il Giudiceย inoltre ha specificato che il temine Milf indica”avvenenti signore dai 40 anni in su, รจ ormai divenuta sinonimo di pornostar al termine della carriera, con evidente caratterizzazione negativa, sia in relazione all’attivitร del soggetto, sia all’etร avanzata in relazione alla professione medesima”.