
ROMA – Dopo otto mesi trascorsi ai domiciliari torna libero don Alessandro De Rossi, il parroco della chiesa di San Luigi Gonzaga ai Parioli, 46 anni, arrestato a fine dicembre del 2014 con l’accusa di violenze su minori commesse durante la sua missione in Argentina.
A disporre la liberazione è stata la quarta sezione della Corte d’Appello di Roma che ha respinto la richiesta di estradizione proveniente da Buenos Aires. Nelle motivazioni i giudici romani hanno sottolineato la “mancanza di gravi indizi a suo carico” del parroco.
L’inizio del travaglio del religioso risale al 31 dicembre 2014 quando il pm dispone il fermo del parroco su ordine della procura Argentina. L’accusa fa tremare i polsi. Il giudice di garanzia Diego González Pipino ritiene in particolare fondata la denuncia di un bambino che accusa don De Rossi di averlo molestato in una parrocchia di Salta, cittadina di indios nel nord del Paese, quasi al confine con il Cile. Tuttavia nell’ordine di cattura la procura di Buenos Aires contesta a don De Rossi anche «abusi sessuali aggravati su un numero imprecisato di vittime». I fatti risalgono al 2010 quando don De Rossi era già in Argentina da sei anni come sacerdote fidei donum.
