''Av – ''Avevamo deciso di vederci, per avere un rapporto sessuale. Ma per tre volte don Seppia ha poi disdetto gli incontri''. Sono le dichiarazioni del ragazzino di 16 anni, di origini albanesi, che inchiodano l'ex parroco di Sestri Ponente, accusato per questo di induzione alla prostituzione. ''Mi aveva offerto i soldi e poi la cocaina. Ma io – ha raccontato il ragazzo ai carabinieri del Nas di Milano – volevo solo i soldi. Poi pero', ogni volta che dovevamo vederci, mi diceva che aveva troppi impegni e cosi' l'incontro e' saltato''. Le avances dell'ex prete da marzo sono proseguite fino a maggio. Durante l'ultimo interrogatorio di venerdi', Seppia si e' difeso dicendo che le telefonate e gli sms li scriveva nel delirio da cocaina, di ossessione, ma poi da lucido lasciava perdere. Per quanto riguarda l'episodio del bacio al chierichetto della chiesa dello Spirito Santo in via Calda a Sestri Ponente, la vicenda sarebbe stata ridimensionata da violenza a tentativo di violenza dopo le dichiarazioni rese dalla stessa vittima: ''Non mi ha baciato, ha provato a farlo ma io mi sono spostato e mi ha solo toccato il fondoschiena'', avrebbe detto il ragazzino agli investigatori. I genitori del chierichetto hanno pero' presentato querela contro il parroco, per le presunte molestie e i danni morali subiti dal figlio. Per quanto riguarda la cessione di stupefacenti, inoltre, il caso accertato sarebbe uno soltanto: don Riccardo diede una dose di cocaina a Emanuele Alfano, l'ex seminarista suo amico e complice, a Milano. Avrebbe, invece, offerto sette volte droga a minorenni e maggiorenni. Offerte per ottenere in cambio rapporti sessuali.
