ROMA – Mobilitazione delle donne in oltre 200 piazze italiane. Una “manifestazione in rosa” per chiedere una maggiora dignità dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Un urlo collettivo a Roma, dal Pincio a piazza del Popolo. Ombrelli colorati nel corteo di Torino (“Per ripararci dal fango”) e gomitoli di lana (“Perché le donne creano reti”). A Milano a piazza Castello accanto al palco, un lungo filo da bucato dove ciascuna potrà appendere pensieri, storie, immagini. E ad Andria “tutte e tutti coloro che vogliono partecipare portino con sé un fiore da offrire alla dignità di questo paese calpestata più volte”.
In piazza del Popolo a Roma decine di migliaia di persone, 500mila secondo gli organizzatori, si sono radunate sotto un palco rosa con lo slogan “tempo di esserci tutte e tutti, vogliamo un Paese che rispetti le donne”. Ripetuto un grido rivolto al presidente del Consiglio: “Dimettiti”. L’attrice Isabella Ragonese ha dato il via alla manifestazione: “Sono una bambina, non ho fatto il femminismo, sono una precaria, sono una madre, sono una commessa, un’impiegata e oggi mi dimetto da tutto. Oggi 13 febbraio scendo in piazza” ha detto tra gli applausi. Quindi è partito dal palco “l’urlo delle donne indignate”, dopo un minuto e mezzo di silenzio: “Se non ora quando?”, e la piazza ha risposto “Adesso!”.