“Le donne di potere? Sognano le sculacciate”: Rophie provoca su Newsweek

ROMA  – “Alle donne di potere piacciono le sculacciate”. Tina Brown, giornalista e direttore del settimanale Newsweek, dedica la copertina alle teorie della scrittrice post-femminista Katie Rophie provocando le reazioni dei media americani. Secondo la Rophie le donne che raggiungono il successo sognano, nemmeno troppo segretamente, di essere sottomesse e perfino umiliate sessualmente. Una teoria contro cui altri giornalisti, sia uomini che donne, hanno puntato il dito sostenendo sia “sballata” e che la Rophie dovrebbe parlare solo per sé.

La Rophie sembra non avere dubbi: “In un’era in cui sempre più donne stanno salendo la scala sociale, un numero crescente di loro si diletta a leggere libri quali Shades of Grey di E L James e A Most Dangerous Method di John Kerr, cioè fantasie sadomaso di totale sottomissione sessuale”.

Dana Goldstein, giornalista del The Nation, replica: “Questa tesi è a dir poco sballata. La verità, semmai, è che le conquiste del femminismo hanno spinto le donne a essere più libere di esplorare creativamente la propria sessualità nell’arte e nella vita personale”. Hamilton Nolan, su Gawker, esorta invece la scrittrice a “presentare le tue fantasie di stupro sotto forma di diario in prima persona e non di reportage scientifico”.

Virginia Hefferman, sul popolare blog The Lookout, scrive: “I lividi andrebbero cercati nel cervello di tutte le persone abbastanza masochiste da leggere quest’articolo”. Mentre Alexander Abad-Santos, dell’Atlantic, si limita ad ironizzare: “La verità è che siamo tutti troppo presi a scompisciarci dalle risate per essere indignati”.

Insomma la Rophie ha alzato un polverone mediatico con le sue teorie, tra le reazioni di indignazione dei più sensibili e quelle ironiche di chi prende l’articolo non troppo seriamente. Se l’intenzione di Rophie era provocare, sicuramente ci è riuscita, e se la sua speranza era di ricevere una “sculacciata”, forse troverà qualche collega abbastanza indignato e pronto ad accontentarla.

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