IL CAIRO – Si apre il processo a carico dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak e davanti al Tribunale scoppiano scontri tra sostenitori e detrattori del leader egiziano. Sono 53 le persone rimaste ferite. Mubarack ha lasciato l’ospedale di Sharm el-Sheikh, dove era ricoverato da mesi, è ha raggiunto il Cairo dopo essere stato trasferito a bordo di un velivolo militare.
L’ex rais egiziano è stato posizionato nella gabbia degli imputati disteso su una barella insieme ai suoi figli Gamal e Alla Mubarak, vestiti con la tuta bianca dei detenuti, e l’ex ministro dell’Interno Habib el Adly. Fuori centinaia di agenti in assetto antisommossa sono dispiegati per dividere i manifestanti pro e contro Mubarak, che hanno dato vita una fitta sassaiola davanti ad uno degli ingressi dell’accademia di polizia.
Il rappresentante della procura egiziana ha accusato Hosni Mubarak e l’ex ministro dell’ Interno Habib el Adly di omicidio premeditato nei confronti dei manifestanti durante la rivoluzione di gennaio. Mubarak, 83 anni, è infatti accusato di corruzione e di responsabilità nell’uccisione di oltre 850 manifestanti durante le proteste di gennaio e febbraio che lo hanno costretto alle dimissioni. Il processo, che si terrà nella sede dell’Accademia di polizia nella capitale egiziana, vede coinvolti anche i suoi due figli, Alaa e Gamal, l’ex ministro dell’Interno Habib el-Adly e sei ufficiali di polizia.
L’ex rais però ha preso la parola per pochi istanti dalla gabbia degli imputati per negare ogni accusa contro di lui. Altrettanto hanno fatto i figli Gamal e Alaa.
Le immagini degli scontri (foto AP/LaPresse)















