ROMA – Ogni giorno 60 milioni di persone guardano film porno a lavoro. A rivelarlo è il dottore austriaco Christoph Ahlers durante un congresso internazionale per lo studio di malattie e dipendenze sessuali, scrive l’Huffington Post. Un dato confermato dal sondaggio della Harris Interactive, secondo cui il 3% degli intervistati ha ammesso di guardare pornografia sul luogo di lavoro.
Il fenomeno, secondo gli studi, è dilagante tra l’Europa e l’America, dove addirittura il Pentagono avrebbe emesso una circolare per diffidare i suoi dipendenti della Difesa Missilistica a guardare film porno in orario di lavoro: “Smettetela di utilizzare la nostra rete per accedere a siti internet, o trasmettere messaggi, che contengono immagini pornografiche o sessualmente esplicite”.
Il professor Ahlers ha spiegato: “Guardare il porno oggi non è più qualcosa che riguarda strani individui rinchiusi in piccole stanze davanti al video. E’ un fenomeno globale. Sessanta milioni di visitatori, di cui due terzi al lavoro, è un’indicatore di una certa potenza. Il secondo picco è quello dei visualizzatori da casa dopo la mezzanotte”.
E se rinunciare al porno per il lavoratore è impossibile, Business Insider offre consigli su come farlo ed evitare eventuali licenziamenti e richiami. Usare desktop virtuali, sistemi di occultamento per quando il capo è nei paraggi, collegamenti con il pc di casa e sessioni scudate in cui il proprio indirizzo Ip è mascherato.
Se volete evitare il licenziamento ma al porno non sapete rinunciare sarebbe allora meglio destinarlo alla pausa pranzo, nei locali che offrono sesso e film porno da guardare in compagnia invece dei classici e forse tristi tramezzini o della “noiosa” partita di calcio in compagnia.