AL MUKALLA (YEMEN) – Una donna viene uccisa con la lapidazione nel sud-est dello Yemen, dopo essere stata accusata di adulterio e prostituzione da un tribunale di Al Qaeda che applica la Sharia.
La donna tra i 19 e i 21 anni, era sposata: la sua uccisione è avvenuta attraverso un’esecuzione pubblica nella città di Al Mukalla nello Yemen che da aprile dello scorso anno si trova sotto il controllo di Al Qaeda.
I militanti di Al Qaeda hanno messo la donna all’interno di un buco scavato nel bel mezzo di un cortile di un edificio militare e hanno cominciato a lapidarla in presenza di decine di residenti, ha raccontato al Daily Mail un testimone oculare.
La donna sposata, secondo il tribunale di Al Qaeda che l’ha uccisa “ha confessato davanti ai giudici di aver commesso adulterio”. Il verdetto ha stabilito che la donna ha ammesso “senza alcuna coercizione” di aver praticato la prostituzione e “di aver lavorato come magnaccia con un gruppo di donne in alcuni bordelli”. La donna avrebbe anche confessato di aver fumato hashish e quindi, prima di essere uccisa con le pietre, è stata anche frustata 80 volte.
Secondo la legge della Sharia islamica, uomini e donne sposate devono essere lapidati a morte se commettono atti sessuali fuori dal matrimonio. Chi resta celibe non decidendo di sposarsi, rischia di venire frustato per punizione.
La scorsa settimana, i militanti di al-Qaeda presenti nella zona hanno ucciso una donna accusata di stregoneria, nella città portuale meridionale di Aden. Pochi giorni dopo, dieci uomini sono stati frustati per aver consumato invece alcol e hashish.
AQAP è la sigla che viene utilizzata dai media anglosassoni per descrivere la presenza di “Al Qaeda in the Arabian Peninsula”. Secondo gli Stati Uniti, AQAP viene considerata la filiale più pericolosa di Al Qaeda: opera in diversi parti della Penisola Araba tra cui la vasta regione di Hadramawt e ne approfitta della debolezza del governo dello Yemen. Per vedere il video della lapidazione sconsigliato ad un pubblico sensibile clicca qui.