Locale fashion, ragazzi in cerca di divertimento e alcol senza controlli. Un copione collaudato che sabato scorso è stato bruscamente interrotto dai carabinieri in borghese. È successo a Genova dove il titolare del rinomato discobar “Albikokka” è stato denunciato per aver servito illegalmente alcolici anche ai minori di 16 anni sotto le telecamere di sicurezza da lui stesso installate.
Zona Quarto, vista mare, il locale è di quelli frequentati dai calciatori, ma anche da giovani e giovanissimi, come confermano il video promozionale postato su Facebook dal titolo «il sabato sera giovane in città» e l’età media degli avventori che, secondo un sito di recensioni, è attorno ai 19 anni.
Per sabato era in programma un “Leggins party” che offriva a tutte le ragazze vestite con questi pantaloni aderenti un “chupito” (bicchierini di rum e succo di pera da bere in un solo sorso). Il volantino distribuito fuori dalle scuole del capoluogo ligure, però, ha insospettito un genitore che ha segnalato l’evento ai Carabinieri della compagnia di San Martino.
Due agenti in borghese sono così entrati all’”Albikokka” e, dopo aver rilevato la totale assenza di controlli sull’età già all’ingresso, hanno colto in flagrante un barista servire superalcolici ad un’adolescente di 15 anni. Una prassi consolidata che è stata confermata anche dalle riprese delle sette telecamere del locale installate dallo stesso gestore.
Ora il responsabile legale dell’esercizio verrà segnalato alla Procura per aver violato l’articolo 689 del codice penale che punisce chi somministra alcolici ai minorenni, ma anche all’Ispettorato del lavoro proprio per le telecamere che servirebbero per controllare l’operato dei dipendenti in aperto contrasto con lo Statuto dei lavoratori.
La questione alcool rimane delicata tra i giovani. Nel 2008, oltre il 17 percento degli under 15 del nostro paese ha consumato almeno una bevanda alcolica, comportamento considerato a rischio dall’Oms. In Liguria, che è la terza regione nella classifica nazionale del consumo pro-capite, il bere fuori dai pasti è aumentato del 110 per cento dal 2001 al 2006 e oggi un ricovero ospedaliero ogni 10mila riguarda un under 14 ubriaco.
Per cercare di arginare il fenomeno, proprio in questi giorni, Ministero della Gioventù e AssoBirra hanno lanciato la campagna “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli” e, secondo il principio per cui responsabilizzare è più efficace che proibire, hanno creato il sito–guida www.beviresponsabile.it.
*Scuola di Giornalismo Luiss