BERLINO – Rifornimento senza pagare o carburante risucchiato dalle automobili in sosta, in ogni caso furti che, come riporta il giornale tedesco Bild, si verificano in diverse città della Germania.
Ad esempio a Friburgo, città del Baden-Württemberg , la polizia ha preso due ladri, due uomini di 28 e 25 anni, che avevano tolto più di 400 litri di combustibile dalle auto in sosta.
A Banzkow, nella regione Mecklenburg-Vorpommern, un uomo di 44 anni ha rubato più di cento litri di diesel da macchine edili e stradali che avrebbe usato, come ha confessato dopo l’arresto, per fare rifornimento alle sue auto private.
A Bielefeld, nel Nord-Reno Westafalia, un uomo, in pochi giorni, ha rubato 190 litri di carburante da un distributore dopo essersi premurato di coprire la targa della sua automobile per non farsi rintracciare tramite le telecamere della stazione di servizio.
Ad Hannover, in Bassa Sassonia, durante un controllo gli agenti della polizia hanno scoperto un’auto sulla quale erano caricate 18 taniche per 120 litri di benzina super rubata (vedi le foto qui di seguito). Accanto al bottino l’attrezzatura per risucchiare la benzina e travasarla nei contenitori.
A Passau, in Baviera, il gestore di una stazione di servizio si meravigliava della continua mancanza di benzina fino a che, alla fine, ha individuato il colpevole in un ciclista che, armato di tanica nascosta in uno zaino, rubava il combustibile in tutta comodità .
Secondo la Bild, questi episodi potrebbero dipendere dall’esplosione dei prezzi della benzina e del diesel. In Germania infatti, la benzina super costa mediamente 1,62 euro al litro ed il diesel 1,50.
Tuttavia, ammonisce il giornale, il prezzo del carburante non giustifica queste azioni che sono veri e propri reati che in Germania sono puniti con la prigione fino a cinque anni.
I benzinai non possono fare nulla contro l’esplosione dei prezzi . Infatti Thomas Drott,della Federazione delle stazioni di rifornimento e autolavaggio, ha dichiarato alla Bild che i proprietari delle stazioni di servizio sono loro stessi colpiti da questa faccenda, che non possono fare niente contro l’aumento dei prezzi e che loro stessi devono fare i conti con le compagnie petrolifere.


