BERLINO, 25 GEN – E' stato ucciso e fatto a pezzi. E la sua testa, con le labbra sigillate dalla colla, bollita in un pentolone. Cosi' gli agenti della polizia tedesca di Berlino hanno ritrovato lunedi' i resti del cadavere del 37enne Carsten S., scomparso dalla sera di capodanno.
Accanto, raccontano i tabloid Bild e Bz oggi, il presunto assassino, il 43enne Michael S., con le vene tagliate e a un passo dalla morte, salvato dagli agenti che si erano recati a casa sua per interrogarlo come testimone in relazione alla sparizione della vittima.
L'omicidio di Carsten S. ''e' stato commesso nell'ambito di pratiche sessuali sadomasochistiche'', ha specificato il portavoce della procura di Berlino Martin Steltner, che al momento esclude episodi di cannibalismo.
Della vittima, che lavorava in una banca della capitale tedesca, non si avevano notizie dalle 23:30 circa della sera di capodanno. Ultima traccia: il ritiro di un'ingente quantita' di denaro da un bancomat. Poi piu' nulla. Dal 2 gennaio il suo cellulare risultava irraggiungibile. La scomparsa di Carsten S. era stata denunciata dal compagno. La polizia ritiene che il 37enne si fosse dato un appuntamento con l'omicida per una notte di sesso e che l'assassinio fosse premeditato.
