TRIPOLI (LIBIA) – Le hanno chiamate le “stanze segrete del sesso”, sono le camere dove, sotto gli ordini del colonnello Gheddafi, ย “centinaia, forse migliaia di adolescenti furono torturate, violentate e costrette a diventare schiave sessuali“, camere nascoste e sparpagliate nella capitale, tra l’Universitร di Tripoli e altri bunker.
A tre anni dalla morte di Gheddafi, dopo tre anni dalla scoppio della rivoluzione civile che sta insanguinando la Libia, la BBC รจ tornata nelle stanze segrete del potere, nelle stanze segrete della dittatura. Qui, nelle “stanze segrete del sesso” venivano portate le donne, le adolescenti scelte da Gheddafi stesso e qui venivano tenute come schiave. Ragazze e ragazzi venivano abusate dal dittatore. C’era anche laย “suite ginecologica”ย dove ragazzi e ragazze venivano controllati per verificare se avessero malattie sessualmente trasmissibili prima che Gheddafi potesse abusare di loro.
Li sceglieva direttamente lui, gli adolescenti da sequestrare e torturare. Poteva capitare ovunque: durante un comizio, un incontro formale o informale. Bastava un gesto del capo e le amazzoni di Gheddafi o gli uomini della sua scorta prendevano e caricavano il prescelto o la prescelta.
โAd abusare delleย ragazzeย per la prima volta era sempre il dittatore che poi le passava, come oggetti usati, a uno dei suoiย figliย o a qualche alto funzionarioโ, racconta la psicologa diย Bengasi Seham Sergewa, che ha intervistato decine di vittime per il Tribunale Penale Internazionale.
Una di loro parla e racconta la sua esperienza durante il documentario: “Mi rapirono quando avevo 15 anni. Dentro il suo palazzo mi spogliarono, mi rasarono a zero, mi truccarono e mi fecero indossare un abito scollato. Cercai di scappare dalla stanza quando vidi Gheddafi nudo ma delle donne mi presero e mi riportarono nel suo letto. Non dimenticherรฒ mai quella volta. Violรฒ il mio corpo e la mia anima”. Usava cocaina e viagra “e mi ha violentato ripetutamente, per sette anni. Poi sono riuscita a fuggire”.




