
ASCOLI PICENO – Ci sono state le denunce delle dipendenti, ci sono stati i filmati delle violenze all’interno dell’azienda, c’è stata la fuga per due mesi per sfuggire a una condanna definitiva a 8 anni per violenza sessuale. Ma Giulio De Angelis, imprenditore di Ascoli Piceno, ha deciso di fare lo sciopero della fame per gridare la sua innocenza.
“Giulio de Angelis si ritiene vittima di un complotto e per questo sta attuando lo sciopero della fame”. Così l’avvocato Fabrizio De Silvestri al termine del colloquio che ha avuto nel carcere di Civitavecchia con l’imprenditore che domenica scorsa è stato arrestato a Fiumicino al rientro da Santo Domingo.
Era fuggito ai Caraibi due mesi fa per sfuggire a una condanna definitiva ad otto anni per aver violentato tre sue ex dipendenti dietro la minaccia di licenziare sia loro sia i congiunti. Intanto sembrano chiarite le modalità del rientro in Italia. “De Angelis ha acquistato personalmente un biglietto aereo, è stato un rimpatrio volontario. Il suo nome era sulla lista di imbarco e così è stato individuato dalla polizia che all’ atterraggio, a Roma, lo ha arrestato e portato in carcere”. De Angelis continua a proclamarsi innocente. “Per questo lavoriamo già alla richiesta di revisione del processo. Ci sono assolutamente gli estremi”, conclude l’avvocato De Silvestri.
