OSLO – Si chiama Alexander Selvik Wengshoel, è un artista norvegese ed è nato con una deformazione all’anca che lo costringeva alla sedia a rotelle. E quando ha ottenuto una protesi e si è operato (potendo così tornare a camminare) Alexander ha deciso, forse per vendetta, di mangiare parte della sua gamba amputata per inserire la protesi. Bollita e servita con patate e vino rosso.
“Quando mi ricapiterà di poter mangiare la mia carne umana? Allora ho preso la gamba e l’ho fatta bollire” ha detto, felice, Alexander. Per poi commentare: “Era davvero buona”.
(foto Facebook)