LAMPEDUSA (AGRIGENTO) -L’Italia punta ad ottenere il rimpatrio di cento tunisini al giorno. È quanto ha detto, secondo indiscrezioni, il premier Berlusconi, nella riunione della cabina di regia convocata a Palazzo Chigi sull’emergenza a Lampedusa. A Taranto, intanto, la nave Excelsior, del gruppo Grandi Navi Veloci, con a bordo 1.716 immigrati provenienti da Lampedusa. Lo sbarco dei nordafricani a bordo sta procedendo speditamente.
Nella tendopoli di Manduria i profughi saranno identificati e solo successivamente potrebbero essere trasferiti in un altro campo di accoglienza che è stato allestito a Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza. Per le 14 è previsto l’arrivo, sempre alla base navale di Mar Grande a Taranto, della nave Catania, della flotta Grimaldi, con a bordo altri 600 immigrati, anche questi destinati alla stessa tendopoli.
Grande ressa e momenti di tensione dinanzi al cancello d’ingresso della tendopoli di Manduria. All’arrivo delle delegazioni guidate dall’ex ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi e del presidente del consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, gli immigrati si sono affacciati alla rete di protezione scandendo la parola liberta’. Al cancello d’ingresso sono stati appesi alcuni striscioni uno dei quali con la scritta ‘Vogliamo le vostre promesse’. La delegazione guidata da Ronchi è entrata nel campo mentre è ancora in attesa all’esterno quella di Introna.
Dopo diversi minuti di attesa, anche la delegazione del consiglio regionale insieme all’assessore alle Politiche per l’Immigrazione, Nicola Fratoianni, e il sindaco dimissionario di Manduria, Paolo Tommasino, sono entrati nella tendopoli. La situazione e’ di estrema confusione. Alcuni immigrati lamentano l’assenza di acqua altri la mancanza di luce nelle tende. Sul cancello d’ingresso e’ stato collocato anche uno striscione con la scritta, in un italiano sgrammaticato, ‘No alla violenza’.
Intanto anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha ritirato la sua disponibilità a mettere a disposizione il sito Arena rock per l’emergenza immigrazione. La svolta è stata annunciata dallo stesso Chiamparino, a Bruxelles, a margine dei lavori del Comitato delle Regioni, affermando che il ministro degli Interni, Maroni, «è in evidente malafede».
A Lampedusa, invece, dove gli immigrati presenti sono circa quattromila, un forte vento di ponente che spira a 20 nodi continua a impedire arrivi e partenze via mare. Le navi non riescono ad avvicinarsi all’isola, compresa il traghetto che quotidianamente collega le Pelagie con Porto Empedocle. In compenso sul fronte degli sbarchi la notte è trascorsa tranquilla. Il mare grosso scoraggia anche le traversate nel Canale di Sicilia. Una delle sei navi che avrebbe dovuto trasferire i migranti, quella della compagnia T-link ha rinunciato ai trasferimenti e in mattinata è ripartita dall’isola.
Non si conoscono ancora le ragioni che hanno indotto la compagnia a prendere questa decisione. Verso l’isola si muove a stento la nave Superba di Grandi Navi Veloci, che può trasportare fino a tremila passeggeri. Sull’isola la notte è trascorsa tranquilla. Nessun barcone di immigrati è giunto nel porto della maggiore delle Pelagie, né ci sono stati avvistamenti nel Canale di Sicilia, dove comunque le condizioni di forte vento hanno reso il mare particolarmente agitato. Proprio il mare mosso giovedì ha determinato dei rallentamenti nelle procedure di sgombero degli immigrati dall’isola.
Nelle foto qui di seguito, l’arrivo a Manduria di Andrea Ronchi e del presidente del consiglio regionale pugliese Onofrio Introna (foto LaPresse):












