Immigrazione, protesta Bari: occupata la ferrovia

BARI – Protesta degli immigrati al Cara di Bari: alcune centinaia di immigrati hanno bloccato strade e binari fino alle 15 nei pressi del Centro di accoglienza per protesta contro le lungaggini burocratiche che ritarderebbero il rilascio dello status di rifugiati. Non sono mancati attimi di tensione: alcuni manifestanti armati di spranghe avrebbero attaccato i poliziotti. Sarebbero state danneggiate auto della polizia e diverse persone, tra cui alcuni passanti, sarebbero rimaste ferite. I migranti hanno bloccato dalla mattina la Statale 16 bis in entrambe le direzioni di marcia e i binari adiacenti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo.
La protesta è poi scemata intorno alle 15 non appena, su richiesta degli immigrati, il prefetto vicario, Antonella Bellone, ha firmato un impegno scritto a ”dare una risposta alla richiesta degli immigrati entro mercoledì prossimo, dopo l’incontro che si terra’ in prefettura con il sottosegretario Alfredo Mantovano”. L’impegno della prefettura e’ stato scritto a mano su un foglietto e consegnato agli immigrati. Dopo una breve consultazione i manifestanti hanno cominciato ad allontanarsi dai binari e a rimuovere gli ostacoli che avevano lasciato lungo la linea ferroviaria. Contemporaneamente alcuni di loro hanno cominciato a rientrare nel Cara.

L’inizio della protesta. Un gruppo di immigrati che era stato isolato nelle campagne attorno alla ferrovia dalla polizia che lo stava facendo retrocedere verso il recinto del Centro, ha improvvisamente reagito con lanci di sassi contro i poliziotti. Le forze dell’ordine sono arretrate andandosi a riparare dietro due automezzi. A nulla sono valsi i lanci di lacrimogeni e la presenza dall’alto di un elicottero della polizia che ha tentato di disperdere i manifestanti. Dopo aver messo in fuga le forze dell’ordine, gli immigrati hanno cominciato a lanciare sassi anche contro i giornalisti, che si sono rifugiati su un cavalcavia che sovrasta la zona degli scontri.

La situazione è tornata temporaneamente alla tranquillità. I manifestanti si sono dispersi in alcune zone di campagna, mentre i mezzi della polizia si sono dislocati sul cavalcavia a distanza di sicurezza. Un manifestante è stato ammanettato e arrestato, e quindi medicato sul posto per alcune ferite che aveva sulle braccia. La zona continua ad essere sorvolata da un elicottero della polizia, mentre gli agenti sono dislocati in varie postazioni.

Decine di poliziotti e carabinieri sono rimasti feriti nelle cariche con gli immigrati del Cara di Bari, che per fronteggiare la polizia hanno lanciato grosse pietre tratte dai muretti a secco delle campagne dove è in corso la manifestazione di protesta. Al momento le forze dell’ordine e i manifestanti si mantengono a distanza. Gli immigrati sono divisi in gruppetti lungo il perimetro del Centro, mentre le forze dell’ordine sono dislocate nella zona circostante e intorno ai mezzi di soccorso.

A quanto si è appreso, una delegazione di manifestanti sarebbe tornata a ridosso del recinto del Cara, dove sarebbe in corso un tentativo di trattativa da parte di funzionari della Questura, della Prefettura, del Comune di Bari e della Regione Puglia, per convincere gli immigrati a recedere dalla protesta. Alcuni gruppi di manifestanti stazionavano sui binari della ferrovia Bari Nord, che sono stati bloccati con massi. Il traffico ferroviario è stato bloccato per ore su questa linea e anche su quella delle Ferrovie dello Stato, che corrono entrambe a ridosso del recinto del Cara.

(Foto LaPresse)

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Alessandro Avico